Perché i Comuni trasformano il proprio assetto organizzativo da ente con dirigenza a ente senza dirigenza?
Di solito i Comuni di Italia hanno avuto nel loro assetto organizzativo sempre una dirigenza.
Nell’ultimi anni però si assiste ad un cambiamento.
Si sta diffondendo la trasformazione del proprio assetto organizzativo.
Vi siete mai chiesti cosa si cela dietro queste manovre organizzative?
Si paventa un risparmio economico di spesa del personale.
Con la riforma costituzionale del Titolo V della Costituzione l’autonomia statutaria degli enti locali ha visto aumentare il proprio spazio di autoregolamentazione.
Il Comune è l’ente territoriale più vicino ai cittadini, riconosciuto a livello costituzionale, dotato di autonomia politica, normativa (statutaria e regolamentare), organizzativa e amministrativa, nonché di autonomia tributaria, finanziaria e contabile che rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo.
Lo Statuto e i Regolamenti comunali sono fonti secondarie, sottoposte alla Costituzione e alle fonti primarie: tuttavia queste ultime non possono invadere lo spazio riservato dalla Costituzione allo Statuto e ai regolamenti comunali che quindi si pongono in un rapporto con gli altri enti non solo di gerarchia, ma anche di competenza.
Orbene alla luce di queste prime premesse veniamo a capire qualcosa in più circa la trasformazione da ente con dirigenza a ente senza dirigenza.
Vorrei fare una premessa.
A titolo esemplificativo (1:1) un ente con dirigenza sicuramente presenta nel suo organico un dirigente, un funzionario cat. D, un dipendente pubblico di categoria C, uno di categoria B ed poi abbiamo la categoria A.
Mi riferisco in particolare al profilo giuridico dei dipendenti pubblici e statali.
Venendo meno la figura dei dirigenti presso un ente, per esempio un Comune, succede che il Sindaco e la sua amministrazione dovrà riorganizzare i settori in servizi, ed individuare tra il personale dipendente e tra la categoria dei funzionari (D) – il Responsabile Apicale preposto al nuovo servizio costituito.
Quindi il Funzionario incaricato di Posizione Organizzativa diventa il dirigente, ovvero assume tutte le funzioni, i poteri e doveri del dirigente, ma non è più subordinato a nessuno se non al Sindaco e al Segretario Comunale.
Ma soprattutto al Sindaco. Il Sindaco che è un organo politico. Quindi le nomine dei funzionari a Responsabili Apicali sono politiche o gestionali?
😌 La risposta sembra implicita 😌
I dirigenti dell’Ente trasformato, ormai non faranno più parte del Comune in questione e saranno costretti a trovarsi altra allocazione. Ma una differenza giova far notare: i dirigenti in questioni sono dipendenti pubblici a differenza dei funzionari, vincitori di concorso da dirigente, mentre i funzionari che rivestono il titolo di posizione apicale non hanno vinto un concorso da dirigente, ma di fatto lo sono per il tempo del mandato dell’incarico di P.O.