Sono legittime le Tariffe TARI?
IL Consiglio di Stato si è espresso dicendo che sono legittime le tariffe Tari approvate dal C.C. oltre i termini.
Nella sentenza n. 4436 del 23 luglio 2018 il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso del Ministero delle Finanze contro una delibera comunale di approvazione delle tariffe Tari da ritenersi tardiva in quanto approvata oltre il termine del 30 luglio fissato, per l’anno di riferimento, per l’approvazione del bilancio di previsione: i giudici rilevano innanzitutto che al Consiglio comunale era mancata la possibilità materiale di pronunziarsi sulle aliquote TASI e TARI entro il termine 30 luglio in quanto la sua prima convocazione utile dopo la convalida degli eletti si era potuta tenere soltanto il 28 agosto, durante la moratoria scaturente dalla diffida prefettizia all’approvazione del bilancio entro 30 giorni, per cui la Giunta aveva approvato le tariffe l’ultimo giorno utile, qualificando la delibera come una “proposta”, in considerazione delle obiettive e dichiarate ragioni di urgenza; da tale situazione il Consiglio di Stato evince che, piuttosto che mera “convalida” (ex art. 21 nonies L. 241/1990), come tale intesa alla “sanatoria” di un vizio dell’atto validato, la successiva e definitiva delibera consiliare deve essere considerata come una (fisiologica) ratifica, idonea ad approvare la volontà dell’organo esecutivo, con la conclusione che l’operato del Comune deve ritenersi conforme a legge, avendo lo stesso tempestivamente proceduto alla approvazione delle aliquote, con volontà ritualmente ratificata dal competente organo consiliare.