START UP ATTIVE NEL 2018

NUOVE IMPRESE IN ITALIA

Al 30 settembre 2018 le startup innovative costituite mediante la nuova modalità digitale, che consente un risparmio medio stimato di 2 mila euro, sono 1.815.

È quanto emerge dalla nona edizione del rapporto trimestrale di monitoraggio pubblicato in data odierna dal MiSE, in collaborazione con Unioncamere e InfoCamere, sulla misura introdotta con il d.l. 3/2015 e operativa a partire dal luglio del 2016.

Con le prime due startup innovative costituite ad Aosta, inoltre, si conta almeno un’impresa innovativa costituita online in tutte le regioni italiane.

Rispetto a dodici mesi fa, il totale delle startup costituite online ha conosciuto un incremento di 960 unità. Tra le neo imprese innovative avviate nell’ultimo anno, ben 4 su 10 hanno optato per la nuova modalità (40,1%). La Sardegna è la regione con il più elevato tasso di adozione della misura: 7 startup su 10 registrate nell’ultimo anno sono state create online.

In termini assoluti, Milano si conferma la provincia più popolosa, con 288 startup costituite online, il 16% del totale nazionale, seguita da Roma, con 183 (10,3%). Chiudono la top-5 per numerosità Padova (70), Verona (50), e Bergamo (47). Queste province si distinguono anche per un elevato tasso di adozione della nuova modalità, ossia per il numero di startup innovative di nuova fondazione che hanno scelto di costituirsi online sul totale delle nuove aziende dell’area, che in tutti i casi sfiora o supera il 50%.

La prima provincia italiana per incidenza della misura è Sassari, in cui ben 13 delle 16 startup costituite negli ultimi 12 mesi (81,3%) hanno scelto la procedura online. Per contro, province popolose come Napoli (seppur in crescita), Bologna e Torino presentano tassi di adozione molto bassi, anche inferiori al 20%.

Anche la durata media delle pratiche, si legge sul sito misegov.it, varia significativamente tra provincia e provincia: un indicatore dell’efficienza della Camera di Commercio nella gestione della procedura e della qualità dell’informazione diffusa nel territorio di riferimento. A fronte di un tempo d’attesa medio di circa 30 giorni tra costituzione e iscrizione in sezione speciale, va segnalato come in diverse province italiane (tra cui Pesaro-UrbinoVeronaVareseLecco e Padovala procedura viene completata mediamente in meno di una settimana – e non di rado in un solo giorno.

Circoscrivendo l’analisi alle maggiori province italiane (ossia quelle con oltre 30 startup costituite da settembre 2017), emerge come cinque di esse facciano registrare un tasso di adozione superiore al 50%: Genova, Padova, Salerno, Brescia e Verona. Roma (41%) e Milano (39,6%) si posizionano intorno alla media nazionale, mentre a Napoli (25%), Bologna (21,3%) e Torino (16,7%) la nuova modalità rimane poco diffusa.


Si segnala inoltre, come curiosità statistica, che in otto province (Asti, Lecco, MassaCarrara, Nuoro, Sondrio, La Spezia, Savona, Verbano-Cusio-Ossola) il 100% delle startup costituite negli ultimi 12 mesi ha scelto la nuova modalità. Tra queste, solo Lecco (5 costituzioni) vanta una popolazione significativa di startup (più di 3 nate nell’ultimo anno). Stesso discorso si legge sul sito lavori pubblici.it e su sviluppoeconomico.gov.it

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