SANITA’ FATTA A PEZZI DAI GOVERNATORI REGIONALI

DISORDINE NELLA SANITA’ PUGLIESI
C’E’ CRISI PER LA MALAGESTIO DEI NOSTRI MANAGER DELLA SANITA’ PUBBLICA

Siamo al fallimento totale della gestione della sanità pubblica in Puglia. Non è tutto un caso!

Il fallimento della gestione della sanità pugliese è in mano ai nostri manager nominati a loro volta dai politici.

Pertanto se avete delle responsabilità da addossare siete stati informati.

L’importante è non continuare a votare i politici che hanno distrutto il distretto sanitario della Puglia.

Cosa è la Mala-Gestio della Sanità?

La mala gestio si manifesta quando l’assicuratore della responsabilità civile, in esecuzione del patto di gestione della lite intervenuto con l’assicurato, assume una condotta processuale ed extraprocessuale dilatoria, indolente, o comunque non caratterizzata dalla cura diligente dei comuni interessi.

Secondo un consolidato orientamento della Corte di cassazione, l’inosservanza dell’obbligo di diligenza nell’esecuzione del patto di gestione della lite, negozialmente assunto, comporta la responsabilità dell’assicuratore nei confronti dell’assicurato, anche oltre il limite del massimale di assicurazione.

Cosa succederà in Puglia?

Da oggi, in virtù di quanto contenuto nel piano di riordino ospedaliero, i direttori generali potranno dare avvio alle procedure di dei Punti di primo intervento pugliesi con meno di 6mila accessi all’anno.

⇓Da oggi iniziano le chiusure dei Punti di primo intervento della provincia di Bari che verranno “sostituite” con ambulanze con medico.  ⇓

 

                                                         

ambulanza e pronto soccorso

Trentanove centri di pronto soccorso da oggi saranno chiusi nella Puglia.

Ahhhh…. Avete un malanno, state male e dovete correre al pronto soccorso ma vi trovate in uno dei 39 pronti di soccorso in chiusura?

Mi spiace è chiuso per crisi.

La procedura, graduale, dovrebbe portare alla dismissione entro circa un mese.

Diversi sono i punti di Primo Intervento interessati dalla soppressione tra cui diversi nella provincia di Bari: Alberobello, SanteramoCasamassima, Castellana Grotte, Conversano, Gioia del Colle, Giovinazzo, Grumo, Locorotondo, Noci, Mola, Polignano, Rutigliano, Ruvo, Terlizzi e Triggiano. Tra questi anche Bitonto, per il quale però è prevista una deroga: avrà a disposizione fino al 31 dicembre una postazione 118 fissa, mentre a regime avrà un’automedica più una Inda, ovvero la postazione che serve l’aeroporto di Bari.


Cinque saranno quelli dismessi nel Foggiano (Monte Sant’Angelo, Torremaggiore, San Marco in Lamis, Vico del Gargano e Vieste); 3 nella Bat (Canosa, Minervino, Spinazzola); 5 in provincia di Brindisi (Cisternino, Ceglie Messapica, Fasano, Mesagne, San Pietro Vernotico); altrettanti nel Tarantino (Ginosa, Grottaglie, Massafra, Moscati, Mottola) e anche 3 in provincia di Lecce (Campi Salentina, Nardò, Poggiardo).

Per i Ppi che, oggi, garantiscono almeno 6mila accessi all’anno non cambierà molto: al posto dei medici ospedalieri ci sarà una postazione fissa del 118 sempre con medico, l’ambulanza sarà presente all’interno delle strutture che oggi ospitano i Punti di primo intervento. Invece, in sostituzione dei Ppi che non arrivano ad effettuare 6mila interventi all’anno ci sarà un’auto medicalizzata.

Gli attuali Ppi si dedicano principalmente a codici bianchi o verdi, casi non gravi.

La sostituzione con le ambulanze medicalizzate farà sì che le persone potranno trovare nella postazione fissa già il medico operativo e, in caso di codici gialli o rossi, sarà garantito un intervento e trasporto in ospedale più tempestivo.

Nelle zone turistiche, dove in estate la popolazione raddoppia, verrà raddoppiata la presenza delle ambulanze del 118.

La situazione più complessa è quella di Bari, dove i Ppi in dismissione sono ben 15 e alcuni al momento non immediatamente sostituibili con le ambulanze medicalizzate per carenza di medici del 118.

 

Ecco come viene gestito il denaro pubblico.   

 

 

 

 

 

 

 

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