REATI CONTRO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

I delitti contro la pubblica amministrazione, delineati nel titolo secondo del libro secondo del Codice Penale, sono quei reati puniti in quanto ledono l’attività amministrativa dello Stato.

L’oggetto giuridico della tutela apprestata dall’Ordinamento attraverso tali norme è la protezione del regolare funzionamento e del prestigio degli enti pubblici e dei soggetti ad essi appartenenti: in senso ampio il bene giuridico protetto da tali norme è quello del buon andamento e funzionamento dell’attività della pubblica amministrazione.

Nei reati contro la pubblica amministrazione sono di fondamentale importanza le figure del pubblico ufficiale, dell’incaricato di pubblico servizio e dell’esercente un servizio di pubblica necessità: infatti molti reati contro la pubblica amministrazione sono cosiddetti “reati propri”, ovvero possono essere commessi esclusivamente da soggetti (o con in concorso di soggetti) che rivestano una qualifica pubblicistica tra le tre precedentemente citate.

LE FIGURE NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

La figura più importante è quella del pubblico ufficiale, che può essere definito come il dipendente pubblico che, nell’ambito dei propri poteri e della funzione pubblica svolta, può formare e manifestare la volontà della pubblica amministrazione, ovvero esercitare poteri autoritativi, certificativi o deliberativi.

L’incaricato di pubblico servizio è invece colui il quale, senza avere poteri pubblicistici analoghi a quelli del pubblico ufficiale, svolge comunque un pubblico servizio (ovvero un’attività disciplinata nelle forme della pubblica funzione, ma senza l’esercizio dei poteri tipici della stessa), a meno che si tratti di mansioni meramente materiali o d’ordine.

Infine la figura della persona esercente un servizio di pubblica necessità comprende sia i privati che esercitano professioni forensi o sanitarie o altre professioni per il cui esercizio è richiesta una speciale abilitazione dello Stato, sia i privati che, senza esercitare una pubblica funzione né prestando un pubblico servizio, adempiano un servizio dichiarato di pubblica necessità.

QUALI SONO I REATI CONTRO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Tra i più importanti reati contro la pubblica amministrazione possiamo annoverare il peculato, ovvero il delitto che viene commesso dal pubblico ufficiale o dall’incaricato di pubblico servizio che si appropri di denaro o di altra cosa mobile di cui abbia il possesso per ragioni legate all’ufficio pubblico ricoperto; meno grave è la figura del peculato d’uso, reato con il quale viene punito un peculato quando l’appropriazione sia stata effettuata solo per fare un uso temporaneo della cosa, con l’intenzione di restituirla immediatamente dopo.

Altro reato contro la pubblica amministrazione è quello di concussione, che si determina qualora il pubblico ufficiale o l’incaricato di pubblico servizio, mediante abuso dei loro poteri e della loro funzione, costringano taluno a dare o promettere denaro o altra utilità.

Meno grave è la figura di reato dell’induzione indebita a dare o promettere utilità, in molti aspetti identica a quella della concessione tranne che il requisito della costrizione della volontà della vittima (che per tale reato meno grave è sostituita da un’attività di induzione).

Importantissimo reato contro la pubblica amministrazione è chiaramente il delitto di corruzione (forse il più noto) che è declinato nel Codice Penale in diverse forme o tipologie.

La corruzione per l’esercizio della funzione è commessa dal pubblico ufficiale o dall’incaricato di pubblico servizio che, per l’esercizio dei suoi poteri o della sua funzione, riceva o accetti la promessa di denaro o altra utilità.

Punita con pene più gravi è la corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio, reato commesso dal pubblico ufficiale o dall’incaricato di pubblico servizio che, per omettere o ritardare un atto del loro ufficio o per compiere un atto contrario ai loro doveri di ufficio, ricevano o accettino la promessa di denaro o altra utilità.

Altra figura importante di reato contro la pubblica amministrazione è quella dell’abuso di ufficio, che si determina qualora un pubblico ufficiale o un incaricato di pubblico servizio, svolgendo le proprie funzioni, violi norme di legge o di regolamento oppure ometta di astenersi in presenza di un conflitto di interessi, e di conseguenza procuri intenzionalmente a sé o ad altri un vantaggio patrimoniale indebito, ovvero arrechi a taluno un danno ingiusto.

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