Quotazione e Prezzo del Petrolio

Come si forma il prezzo del petrolio

Per conoscere il prezzo del petrolio e le sue quotazioni, è innanzitutto fondamentale capire su quali basi e concetti si fonda e da quali elementi è determinato.

Le transazioni di compravendita di petrolio sono conteggiate a barile. Il barile è un’unità di misura di volume utilizzata in diversi contesti, la cui entità varia solitamente, a seconda dei casi, tra 100 e 200 litri circa. Il barile di petrolio è un’unità di misura che corrisponde all’incirca a 159 litri di olio nero.

I luoghi principali di scambio del petrolio nei mercati finanziari sono due: il New York Mercantile Exchange (NYMEX) statunitense e l’International Petroleum Exchange londinese. Il New York Mercantile Exchange (NYMEX) è il più grande scambio di futures su materie prime a livello mondiale. Oggi, NYMEX fa parte del Chicago Mercantile Exchange Group (CME Group). Il Gruppo CME è il mercato dei derivati ​​più vasto e diversificato al mondo, costituito da quattro borse, CME, Chicago Board of Trade (CBOT), NYMEX e Commodity Exchange, Inc. (COMEX). Ogni scambio offre una vasta gamma di benchmark globali tra le principali asset class. Il Gruppo CME ha acquisito NYMEX nel 2008, aggiungendo una vasta selezione di prodotti energetici, metalli e contratti agricoli all’offerta di prodotti esistente.
Invece l’International Petroleum Exchange (IPE) fu istituita nel 1980 con sede a Londra, per futures e opzioni su diversi prodotti energetici. La materia prima scambiata attraverso l’IPE era il greggio Brent, che all’epoca era il punto di riferimento globale per i prezzi del petrolio. Altre negoziazioni dello scambio gestito comprendono opzioni e futures su petrolio, gas naturale, elettricità, carbone e olio combustibile, oltre a crediti europei per le emissioni di carbonio. Oggi, i futures ICE continuano a gestire questi scambi oltre a derivati ​​più avanzati e opzioni esotiche.

I fattori che influenzano il prezzo del petrolio e quindi la sua quotazione sono molteplici e si combinano fra loro in modo variabile. Per questo motivo è fondamentale analizzare e valutare gli elementi che influiscono sul prezzo e sulle quotazioni del petrolio, poiché le quotazioni petrolifere condizionano la direzione di tutte le transazioni finanziarie e determinano anche, l’andamento complessivo dei mercati finanziari. Il primo elemento che influenza il prezzo del petrolio è la forza economica e di valuta del dollaro statunitense, tant’è che il legame fra loro è così stretto a tal punto che il dollaro è la misura di riferimento delle transazioni petrolifere e la stragrande maggioranza degli scambi di petrolio avviene in dollari.

Pertanto si manifesta la situazione che gioco forza, l’andamento della valuta americana, considerati i suoi incrementi e indebolimenti, si ripercuote direttamente sul prezzo del petrolio.

Un secondo fattore altrettanto importante da considerare per sapere come il prezzo del petrolio viene influenzato consiste nella quantità di materiale greggio prodotto: pertanto se la quantità di greggio immesso sui mercati internazionali è elevata, il prezzo del petrolio si abbasserà e parallelamente, se il petrolio scarseggia, le sue quotazioni si innalzeranno repentinamente.

Altro fattore determinante che influisce sulle quotazioni petrolifere è la situazione geopolitica internazionale. Questo aspetto è fortemente legato al territorio e all’origine delle principali fonti petrolifere. Risaputo è, che gran parte delle risorse petrolifere del pianeta è situata in Medio Oriente, un’area geografica maledettamente interessata da agitazioni politiche e disordini sociali, dove la ricchezza della materia prima è diventato motivo di conflitti anche mondiali generando guerre finalizzate al dominio delle risorse petrolifere.
Infatti, nel 2016, per la prima volta il prezzo del petrolio raggiunse un nuovo minimo a 28 dollari al barile, il prezzo più basso dal 2003. L’ulteriore discesa del prezzo fu causata dall’annullamento da parte degli Stati Uniti di alcune sanzioni che proibivano all’Iran di esportare più di circa un milioni di barili al giorno: in seguito all’annullamento delle sanzioni l’Iran ordinò un aumento della produzione di 500 mila barili al giorno.
Altre ragioni che spiegano il calo del prezzo del petrolio si giustificano analizzando la domanda e offerta del petrolio: dal lato dell’offerta, il boom del cosiddetto “petrolio di scisto” degli Stati Uniti, cioè quello ricavato dalle immense miniere americane di scisto bituminoso, ha aumentato considerevolmente la quantità di petrolio in circolazione. Dal lato della domanda, la frenata dell’economia cinese e di molte altre economie in via di sviluppo ha diminuito la richiesta di materie prime energetiche.
Come in qualsiasi altro settore economico, le regole del mercato finanziario del petrolio prevedono che, se la domanda scarseggia ma l’offerta abbonda, i prezzi si abbassano, mentre si alzeranno solo quando le richieste aumenteranno e l’offerta non sarà ancora in grado di sopperire all’incremento. Concetto ormai chiaro e determinante ai fini delle quotazioni petrolifere.

Considerate le osservazioni fin d’ora esposte per comprendere la quotazione del petrolio e la sua evoluzione sia in funzione della domanda e dell’offerta che in funzione della quantità prodotta diventa quindi importante conoscere tali dati prima di lanciarsi nel trading di questa materia prima.

Non si può prescindere da alcune informazioni fondamentali per comprendere in maniera più ampia come si forma la quotazione del petrolio, come l’istituzione e la funzione dell’OPEC.

L’OPEC

L’OPEC cioè l’Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio, in inglese (Organization of the Petroleum Exporting Countries), fondata nel 1960, comprende dodici Paesi che si sono associati eh hanno costituito un cartello economico per negoziare con le compagnie petrolifere aspetti relativi alla produzione di petrolio, prezzi e concessioni. I paesi membri dell’OPEC sono l’Arabia Saudita, l’Iraq, l’Iran, il Kuwait, il Venezuela, l’Algeria, l’Angola, la Libia, la Nigeria, gli Emirati Arabi Uniti, il Qatar e l’Equador. Si noterà che due grandi paesi produttori di petrolio, gli Stati Uniti e la Russia, non fanno parte dell’OPEC. La sede dell’OPEC a partire dal 1 settembre 1965 è stata trasferita a Vienna, prima era situata a Parigi.
Praticamente l’OPEC ha l’incarico di regolamentare, in funzione del livello di domanda, i prezzi del petrolio greggio attraverso delle quote di produzione che vengono imposte ad ognuno dei membri dell’organizzazione. Le decisioni dell’OPEC hanno un’influenza sulla quotazione dell’oro nero. Per esempio, quando la produzione dei paesi dell’OPEC viene ridotta si assiste al rialzo dei prezzi del petrolio.

CENNI STORICI SUL PETROLIO

Fin dai tempi più remoti l’uomo conosceva il petrolio. Era stato facile trovarlo; sgorgava allora spontaneamente dalle viscere della terra, formando pozzanghere, acquitrini, laghetti. Dalle fontane sotterranee scaturiva mescolato ad acqua salata e, per isolarlo, bastava schiumare la pozzanghera: il petrolio, più leggero dell’acqua, era sempre in superficie. Spesso Io stagno diveniva fangoso. Quella melma vischiosa era il bitume.
Anche Noè conosceva il bitume. Lo dice la «Bibbia», quando racconta come fu costruita l’arca: per rendere impermeabile lo scafo della gran-de barca, Noè la spalmò dentro e fuori di bitume. Gli Assiri, i Birmani, gli Egizi, gli Incas e gli Aztechi accendevano i lo-ro fuochi votivi con il petrolio e brucia-vano sugli altari granelli di incenso bituminoso.

Nel primo millennio a.C., i guerrieri persiani usavano il petrolio per lanciare frecce incendiarie sulle fortezze assediate. Più tardi i Greci, impastando zolfo e petrolio, inventarono il «fuoco greco», l’arma più terribile dell’antichità. Ma gli antichi cercarono di scoprire nel misterioso «olio di pietra» altri poteri, ancor più prodigiosi. Così, dalle formule segrete dei maghi e dei negromanti orientali cominciarono a fiorire anche in Occidente le leggende sulle virtù curative del petrolio.

Il 27 agosto 1859 fu una data decisiva nella storia del petrolio: a Titusville, in Pennsylvania, il «colonnello» Drake riuscì a perforare meccanicamente il primo vero pozzo, incontrando iI petrolio a ventitré metri di profondità. Fu un avvenimento eccezionale: da quel pozzo sgorgarono 1.700 litri di petrolio al giorno. Da Titusville cominciava dunque la moderna civiltà del petrolio.
A poco più di un secolo dalla perforazione di Titusville, le statistiche dicono che nel mondo sono stati perforati circa quattro milioni di pozzi, profondi in media cinquecento metri ciascuno: se idealmente li ponessimo uno sull’altro, essi raggiungerebbero una lunghezza di due milioni di chilometri.

Ma se l’uomo, in questi ultimi cento anni, ha moltiplicato in modo così massiccio i suoi sforzi per trovarlo, perfezionando e migliorando le tecniche di ricerca, di sondaggio e di perforazione, la ragione è evidente. Un secolo fa il petrolio veniva usato quasi esclusivamente per l’illuminazione: il fabbisogno mondiale era quindi limitato, e lo fu ancora di più nei decenni successivi, quando il progresso portò all’avvento della luce elettrica.
Con il progredire della tecnica, la civiltà industriale, che un tempo si reggeva quasi esclusivamente sul carbone, ha trovato nei derivati del petrolio una fonte di energia rivoluzionaria. Così, è via via aumentata nel mondo la richiesta di benzine per gli automezzi leggeri, di nafte per quelli pesanti, di gasoli per i treni e per i trattori oltre che per il riscaldamento delle case e degli uffici, di oli combustibili per la produzione di energia industriale, di cherosene per i jets, di gas liquefatti per uso domestico.
Oggi, insomma, i due terzi circa dell’energia che fa andare il mondo provengono dai petrolio. Nell’ultimo trentennio il petrolio ha assunto un’importanza determinante anche per l’industria chimica. Oggi l’«oro nero» è prezioso perché utilizzato per la produzione di una vastissima gamma di materie plastiche, di fibre sintetiche, di coloranti, persino di medicinali.

Nonostante la diffusione di fonti di energia alternative, ancora oggi il petrolio è considerato il vero motore dell’economia mondiale: infatti chiunque abbia esperienza in materia di trading finanziario è sicuramente conscio del fatto che il prezzo del petrolio è uno degli elementi più importanti per l’andamento dei mercati internazionali e per questo le quotazioni petrolifere hanno il potere di condizionare da sole le transazioni finanziarie su scala economica e finanziaria mondiale.

Al fine di anticipare i movimenti a livello macro-economico e micro-economico, la conoscenza del prezzo del petrolio è fondamentale.

Il Petrolio oggi rappresenta la materia prima più scambiata nel settore delle commodities. E’ sicuramente una delle risorse prime con maggiore impatto in quanto il suo prezzo in dollari viene preso come riferimento per altri mercati. Chi vuole investire su questa materia prima può seguire l’andamento del prezzo sui vari mercati come ad esempio le quotazioni dei futures e fare trading via CFD. A livello di quotazioni esistono sia quella del Petrolio greggio che quella Brent. Per il mercato del petrolio si fa riferimento a due quotazioni, quella del NYMEX New York Mercantile Exchange e quella del London International Petroleum Exchange.

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