Prestiti INPS: tipologie e calcolo della rata

I prestiti INPS sono sempre più richiesti nel nostro Paese e possono rappresentare un punto di riferimento importante per i lavoratori dipendenti e per i pensionati. Di solito queste tipologie di finanziamenti vengono concesse dopo che l’interessato ha presentato una domanda e dopo che il finanziamento ha ricevuto l’autorizzazione dell’INPS. Le somme vengono erogate per mezzo del fondo credito dell’INPS o ricorrendo a delle banche o a delle società finanziarie che hanno stabilito delle convenzioni con l’ente pensionistico. Tuttavia forse non in molti sanno che esistono varie tipologie dei prestiti INPS, dei quali si potrebbe beneficiare se si è un lavoratore dipendente o un pensionato. Vediamo di scoprirne di più sull’argomento.

Le tipologie di prestiti INPS

I prestiti INPS si possono chiamare anche piccoli prestiti INPDAP e sono rappresentati essenzialmente da due tipologie. La prima tipologia è costituita dai piccoli prestiti, una forma di credito che viene concessa ai dipendenti pubblici e ai pensionati. Si tratta di piccole somme che vengono erogate per far fronte alle esigenze quotidiane.

In questo caso il richiedente non deve possedere particolari requisiti, perché non serve nemmeno l’anzianità di iscrizione all’INPS. Inoltre si possono definire come dei prestiti non finalizzati, perché il richiedente non deve presentare dei documenti che attestino una particolare spesa effettuata.

I piccoli prestiti INPDAP possono avere una durata variabile, a seconda delle esigenze. Possono infatti essere restituiti secondo un piano di rimborso che prevede 12, 24, 36 e 48 rate.

La seconda tipologia è costituita dai prestiti pluriennali. In questo caso si potrebbe parlare di prestiti finalizzati, perché le somme sono concesse, sempre ai dipendenti pubblici e ai pensionati, per far fronte a delle esigenze personali e familiari che devono essere appositamente documentate.

Per accedere a questi finanziamenti bisogna avere quattro anni di anzianità di iscrizione. Anche i dipendenti pubblici con contratti a tempo determinato possono richiedere i prestiti pluriennali, però hanno l’obbligo di rimborsare il finanziamento entro la scadenza del contratto. Come garanzia devono fornire la cessione del Tfr.

Come calcolare la rata e gli interessi

Molto importante è sapere a quanto ammontano le rate che costituiscono il piano di rimborso del prestito. Bisognerebbe sempre averne consapevolezza a livello preventivo, in modo da fare un confronto con il proprio budget a disposizione e riuscire a capire se si riesce a sostenere la spesa nel corso del tempo.

Di solito le rate sono composte da una quota di capitale e da una quota di interessi. Bisogna partire dall’importo lordo della prestazione per poi calcolare gli interessi, l’aliquota prevista per le spese di amministrazione e l’aliquota per il fondo rischi.

Generalmente il tasso di interesse applicato sui prestiti INPS corrisponde al 4,25% all’anno. Il costo per le spese di amministrazione è pari allo 0,50%. Per quanto riguarda invece l’aliquota per il fondo rischi, si può calcolare facendo riferimento a delle specifiche tabelle che sono allegate al regolamento di questi tipi di finanziamenti.

Calcolo per i prestiti pluriennali

Vediamo invece come funziona il calcolo delle rate e degli interessi per i prestiti pluriennali. Ogni rata non può superare secondo le norme il quinto dello stipendio o della pensione. Nei prestiti pluriennali INPS il tasso di interesse applicato corrisponde al 3,5% all’anno.

L’aliquota sulle spese di amministrazione è dello 0,50% e a questa va aggiunta anche sempre l’aliquota premio fondo rischi.

Come potrai vedere rendendoti conto anche se applichi questi calcoli ad una tua esigenza personale di richiesta di finanziamento, sicuramente i prestiti INPS, sia quelli nella forma base di piccole somme che quelli pluriennali, possono rappresentare una forma vantaggiosa di finanziamento a cui poter accedere in caso di necessità.

Il fatto stesso che le rate debbano obbedire alla regola, secondo la quale non possono superare un quinto dello stipendio o della pensione, costituisce comunque una forma di garanzia. Infatti i richiedenti con questa formula di restituzione della somma possono comunque avere a disposizione una certa somma per arrivare tranquillamente alla fine del mese, senza fare sforzi eccessivi nella restituzione del debito.

I dipendenti, per ottenere questi prestiti, devono presentare la domanda tramite l’amministrazione di appartenenza, mentre i pensionati possono presentare la richiesta attraverso la modalità telematica, utilizzando l’apposito servizio online per la domanda dei prestiti INPS. Insieme alla richiesta va presentata tutta la documentazione necessaria.

Lascia un commento