Nel Mar Piccolo ci sono rifiuti di ogni genere




L’associazione Legambiente ha consegnato un dossier sul mar Piccolo..

Nei fondali del mar Piccolo di Taranto c’è di tutto. Dalle carcasse di auto a rifiuti di ogni genere e materiale di scarico. E’ quanto emerso questa mattina nel corso del sopralluogo della Commissione bicamerale d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti e i reati ambientali in visita ieri e oggi a Taranto. Sono stati visionati filmati realizzati dalla Marina Militare. L’attività condotta nel Mar Piccolo da squadre formate da 6 a 11 operatori del GOS (Gruppo Operativo Subacquei) di Comsubin (Comando Subacquei e Incursori) si è basata anche sui precedenti rilievi effettuati da un team congiunto composto da ricercatori, strumenti e mezzi messi a disposizione dall’Università di Bari, dal CNR e dall’Istituto Idrografico della Marina. Per i rilievi sono stati impiegati un side scan sonar, che permette di avere una rappresentazione tridimensionale del fondale marino, un magnetometro, per la misura del campo magnetico prodotto dai materiali ferrosi sul fondo e un sub bottom profiler, impiegato per visualizzare le strutture dei sedimenti sul fondo del mare. Ad accompagnare i rappresentanti della Commissione presieduta da Alessandro Bratti, a cui sono state mostrate le immagini dei fondali, c’erano il Commissario straordinario per le bonifiche Vera Corbelli e il presidente del Polo Tecnologico Scientifico ‘Magna Grecia’, Angelo Tursi, che hanno spiegato le tecniche di indagine e le ipotesi di bonifica allo studio. La Commissione si è poi spostata nell’area dell’ex deposito Cemerad di Statte, dove sono stoccati 13mila fusti di rifiuti speciali e 3.500 ancora radioattivi. Ieri i parlamentari sono stati impegnati in Prefettura per una serie di audizioni.     [animate animation=”flash” delay=”200″] [/animate]




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