E’ ora di compilare il modello 730 o Unico
Se vi affidate a un Caf o a un professionista abilitato dovete consegnare:
- la delega per accedere al 730 compilato;
- il modello 730-1 per la destinazione dell’8, del 5 e del 2 per mille;
- i documenti necessari a verificare la conformità dei dati riportati nella dichiarazione dei redditi e, in particolare il diritto alle deduzioni e alle detrazioni richieste (la Certificazione Unica, le altre certificazioni che documentano le ritenute, gli scontrini fiscali, le fatture, i versamenti delle imposte effettuati con l’F24, il modello Unico se ci sono crediti per cui hai chiesto il riporto nella successiva dichiarazione dei redditi).
Per eventuali controlli fiscali, ricordati di consegnare le copie e conservare gli originali almeno fino al 31 dicembre 2020.
I Caf e i professionisti devono verificare che i dati indicati nel precompilato siano conformi alla documentazione consegnata dal contribuente e, laddove fossero scorretti o incompleti, provvedere a integrarli o modificarli. Fatte le verifiche, al contribuente viene rilasciato il visto di conformità che attesta la correttezza dei dati e il modello 730-3 che è il prospetto di liquidazione su cui sono indicati i rimborsi o le trattenute effettuate.
Errori e sbagli del Caf o del professionista – visto di conformità
A seguito dei controlli effettuati dall’Agenzia delle Entrate, se il Caf o il professionista sbaglia, mettendo il visto di conformità sui dati che l’Agenzia stessa giudica scorretti, sara lui a pagare.
Se rilevato l’errore, il Caf o il professionista trasmettono all’Agenzia delle Entrate una dichiarazioni di rettifica entro il 10 novembre o se il contribuente non vuole presentare la nuova dichiarazione – trasmettono una dichiarazione dei dati relativi alla rettifica, saranno tenuti al pagamento delle sola sanzione, mentre l’imposta e gli interessi rimangono a carico del contribuente.