Premi, Incentivi e Merito Tra Dipendenti Pubblici
Non possono essere distribuiti in maniera indifferenziata o secondo automatismi gli incentivi e premi collegati alla performance dei dipendenti pubblici, soprattutto in assenza di verifiche e attestazioni sui sistemi di misurazione e valutazione che sono stati adottati.
Il decreto legislativo 150/ del 2009 ha introdotto strumenti di valorizzazione del merito e metodi di incentivazione della produttività e della qualità della prestazione lavorativa informandosi ai principi di selettività e concorsualità nelle progressioni di carriera e nel riconoscimento degli incentivi.
Il Dipartimento della Funzione Pubblica provvede al monitoraggio delle eventuali deroghe adottate dalle singole pubbliche amministrazioni nel disciplinare il sistema della performance.
Quali sono i premi nelle pubbliche amministrazioni?
Solitamente gli strumenti per premiare il merito e la professionalità dei pubblico impiegato sono il bonus annuale delle eccellenze, il premio annuale per l’innovazione, le progressioni economiche, di carriera, l’attribuzione di incarichi di responsabilità, l’accesso a percorsi di alta formazione e di crescita professionale.
Per premiare il merito sono destinate compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, apposite risorse nell’ambito di quelle previste per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro.
Il personale premiato col bonus annuale può accedere ad ulteriori strumenti premianti come il premio annuale per l’innovazione e l’accesso a percorsi di alta formazione.
Cosa è il Premio Annuale per l’Innovazione?
E’ quel premio che le singole amministrazioni pubbliche possono istituire per l’innovazione – consistente nel miglior progetto realizzato nell’anno, in grado di produrre un significativo cambiamento dei servizi offerti o dei processi interni di lavoro, con elevato impatto sulla performance dell’organizzazione dell’ente.
L’assegnazione del premio è di competenza dell’OIV (organismo indipendente di di valutazione).
Che poi quest’ultimo sia proprio indipendente sorgono dei dubbi considerato che spesso trattasi di dirigenti e segretari che lavorano nelle amministrazioni territorialmente vicine e molto amiche con la dirigenza dell’ente che ha provveduto a nominarli.
Le Progressioni di Economiche
I dipendenti pubblici con esclusione dei dirigenti e del personale docente della scuola, delle accademie, conservatori e istituti assimilati, sono inquadrati in almeno tre distinte aree funzionali. Le progressioni all’interno della stessa area avvengono secondo principi di selettività, in funzione delle qualità culturali e professionali, dell’attività svolta e dei risultati conseguiti, attraverso l’attribuzione di fasce di merito.

Le progressioni fra le aree avvengono tramite concorso pubblico, ferma restando la possibilità per l’amministrazione di destinare al personale interno, in possesso dei titoli di studio richiesti per l’accesso dall’esterno. una riserva di posti comunque non superiore al 50 per cento di quelli messi a concorso.
La valutazione positiva conseguita dal dipendente per almeno tre anni costituisce titolo rilevante ai fini della progressione economica e dell’attribuzione dei posti riservati nei concorsi per accesso all’area superiore.
Le amministrazioni pubbliche riconoscono selettivamente le progressioni economiche di cui sopra, sulla base di quanto previsto dai contratti collettivi nazionali e integrativi di lavoro e nei limiti delle risorse disponibili.
Le progressioni economiche sono attribuite in modo selettivo, ad una quota limitata di dipendenti, in relazione allo sviluppo delle competenze professionali ed ai risultati individuali e collettivi rilevati dal sistema di valutazione.
La collocazione nella fascia di merito alta, per tre anni consecutivi, ovvero per cinque annualità anche non consecutive, costituisce titolo prioritario ai fini dell’attribuzione delle progressioni economiche.
Le Progressioni di carriera
In virtù delle regole in tema di progressioni economiche, le amministrazioni pubbliche, a decorrere dal 1° gennaio 2010, coprono i posti disponibili nella dotazione organica attraverso concorsi pubblici, con riserva non superiore al cinquanta per cento a favore del personale interno, nel rispetto delle disposizioni vigenti in materia di assunzioni.
L’ attribuzione dei posti riservati al personale interno è finalizzata a riconoscere e valorizzare le competenze professionali sviluppate dai dipendenti, in relazione alle specifiche esigenze delle amministrazioni.
La collocazione nella fascia di merito alta, per tre anni consecutivi, ovvero per cinque annualità anche non consecutive, costituisce titolo rilevante ai fini della progressione di carriera.
Attribuzione di incarichi e responsabilità
Le amministrazioni pubbliche favoriscono la crescita professionale e la responsabilizzazione dei dipendenti pubblici ai fini del continuo miglioramento dei processi e dei servizi offerti (con attribuzione di incarichi e responsabilità).
La professionalità sviluppata e attestata dal sistema di misurazione e valutazione costituisce criterio per l’assegnazione di incarichi e responsabilità secondo criteri oggettivi e pubblici.