Mafia: 27 arresti in Puglia, coinvolti due sindaci – Sono il primo cittadino di Avetrana, Antonio Minò, e quello di Erchie, Giuseppe Margheriti
Quarant’anni fa si leggevano le stesse notizie citando persone ormai defunte o anziane. Oggi cosa è cambiato in Italia. Tutto come prima.
L’operazione è stata messa in atto da poliziotti della Questura di Taranto, del Servizio Centrale Operativo, delle Squadre Mobili di Lecce, Foggia, Brindisi, L’Aquila ed Alessandria, e del Reparto Prevenzione Crimine di Lecce, col supporto del Reparto Volo e di unità cinofile di Bari.
L’ordinanza è stata emessa dal GIP del Tribunale di Lecce su richiesta della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia.
Obiettivo del gruppo criminale e di tutti i mafiosi, insidiarsi negli enti locali, nei Comuni, nelle Regioni e nelle Province e oggi anche nelle Città Metropolitane considerato che altro che riforma, abbiamo un ente in più non in meno.
Il clan voleva e si relazionava con la politica locale.
E’ proprio il caso di dirlo:<< se il malaffare trova la sua linfa vitale nella politica>>? – Che ne sarà di noi comuni mortali e cittadini?
GLI ARRESTATI?
Tra i 27 arrestati ci sono anche amministratori e politici locali di tre Comuni ricadenti nelle province di Taranto e Brindisi, fra il sindaco di Avetrana Antonio Minò (indagato per concorso esterno), il sindaco di Erchie Giuseppe Margheriti e un ex consigliere di Manduria(quest’ultimo indagato per scambio elettorale politico-mafioso). Sono state eseguite 20 ordinanze di custodia cautelare in carcere e 7 ai arresti domiciliari.
REATI CONTESTATI
Le misure notificate nei confronti di 27 persone indagate a vario titolo ed in concorso tra loro sono:
- di associazione di tipo mafioso,
- scambio politico elettorale – mafioso,
- estorsione,
- corruzione,
- rapina,
- riciclaggio,
- lesioni personali,
- danneggiamento,
- detenzione illegale di armi da fuoco e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.