LICENZIAMENTO PER INIDONEITA’ FISICA DEL LAVORATORE PUBBLICO DIPENDENTE

Può essere licenziato il lavoratore con allergia ai prodotti che usa ogni giorno nel suo lavoro?

No, un lavoratore non può essere licenziato se per esempio è allergico alle vernici e il datore di lavoro lo adibisce a mansioni tali da metterlo in contatto quotidianamente con tali sostanze.

Pertanto il lavoratore con problemi di salute simili (analoghi, allergia alle vernici, allergie alla polvere etc) accertati dalla Sanità Pubblica è tenuto a presentare al proprio datore di lavoro tale certificazioni.

In conseguenza il datore di lavoro pubblico o privato che sia, è obbligato a tutelare la salute del proprio dipendente non adibendolo a mansioni per le quali si troverà in contatti con le sostanze di cui si è allergici.

Nella malaugurata ipotesi che il datore di lavoro licenzi il proprio dipendente per tali situazioni, il pubblico dipendente o il privato potrà adire l’autorità competente giudiziaria, vale dire il Giudice del Lavoro, per chiedere il reintegro sul posto con eventuale richiesta di risarcimento danni.

Quindi ribadisco che la semplice inidoneità fisica a svolgere la mansione assegnata non è sufficiente per giustificare il licenziamento del dipendente.

A supporto di tali affermazioni sovviene la Corte di cassazione, con la sentenza n. 21710/2009.

Il lavoratore assunto come addetto all’igiene urbana e all’approvvigionamento dell’acqua potabile, era stato poi assegnato ai servizi di segnaletica stradale, risultati però incompatibili con la sua salute a causa di un’allergia alle vernici.

In questo caso l’addetto alla segnaletica stradale fu licenziato perché allergico alle vernici. Il Tribunale accoglie la domanda del lavoratore licenziato e lo reintegra nell’azienda dei servizi pubblici.

 

Articolo 64 – Obblighi del datore di lavoro

Il datore di lavoro provvede affinché:

a) i luoghi di lavoro siano conformi ai requisiti di cui all’articolo 63, commi 1, 2 e 3;

b) le vie di circolazione interne o all’aperto che conducono a uscite o ad uscite di emergenza e le uscite di emergenza siano sgombre allo scopo di consentirne l’utilizzazione in ogni evenienza;

c) i luoghi di lavoro, gli impianti e i dispositivi vengano sottoposti a regolare manutenzione tecnica e vengano eliminati, quanto più rapidamente possibile, i difetti rilevati che possano pregiudicare la sicurezza e la salute dei lavoratori;

d) i luoghi di lavoro, gli impianti e i dispositivi vengano sottoposti a regolare pulitura, onde assicurare condizioni igieniche adeguate;

e) gli impianti e i dispositivi di sicurezza, destinati alla prevenzione o all’eliminazione dei pericoli, vengano sottoposti a regolare manutenzione e al controllo del loro funzionamento

 

Articolo 66 – Lavori in ambienti sospetti di inquinamento

È vietato consentire l’accesso dei lavoratori in pozzi neri, fogne, camini, fosse, gallerie e in generale in ambienti e recipienti, condutture, caldaie e simili, ove sia possibile il rilascio di gas deleteri, senza che sia stata previamente accertata l’assenza di pericolo per la vita e l’integrità fisica dei lavoratori medesimi, ovvero senza previo risanamento dell’atmosfera mediante ventilazione o altri mezzi idonei.

Quando possa esservi dubbio sulla pericolosità dell’atmosfera, i lavoratori devono essere legati con cintura di sicurezza, vigilati per tutta la durata del lavoro e, ove occorra, forniti di apparecchi di protezione. L’apertura di accesso a detti luoghi deve avere dimensioni tali da poter consentire l’agevole recupero di un lavoratore privo di sensi.

Infine cito l’Articolo 41 della nostra Costituzione che recita:

L’iniziativa economica privata è libera.

Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.

La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali.

Blogger & Seo: Daniele Giammarelli

 

Rif: Dlgs. 81/2008 – Cass. sent. n. 21710/2009 

TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO