Torna il Contributo di Solidarietà sulle Pensioni d’Oro
Introdotto con la legge di bilancio 145/2018, i pensionati che nel 2019 percepiranno più di 100.000 Euro lordi, anche cumulando più di una pensione, devono lasciare all’INPS una quota del proprio assegno il cui importo può variare tra il 15 e il 40%.
Eccome come avverranno le riduzioni sulle pensioni d’oro nel 2019:
- 15% per la parte eccedente il predetto importo di 100.000 €uro fino a 130.000 euro;
- 25% per la parte eccedente i 130.000 €uro fino a 200.000 euro;
- 30% per la parte eccedente i 200.000 €uro fino a 350.000 euro;
- 35% per la parte eccedente i 350.000 €uro fino a 500.000 euro;
- 40% per la parte eccedente 500.000 euro.
Questi importi sono soggetti alla rivalutazione automatica.
Quale la differenza tra l’attuale contributo e quello dell’altro governo?
La differenza si sostanzia in questo: il vecchio contributo di solidarietà prevedeva una decurtazione del 6% per la fascia tra le 14 e le 20 volte il trattamento minimo, una decurtazione del 12% per la fascia tra le 20 e le 30 volte il trattamento minimo e del 18% per la fascia eccedente le 30 volte il minimo (cioè la parte eccedente una pensione di € 500.000).
Facendo i conti nel 2019 praticamente chi percepisce una pensione di centocinquantamila/euro lordi (150.00,00 €) subirà una decurtazione di € 9500,00 annui contro i circa 4.700,00 €uri del precedente contributo di solidarietà. Qui vi è la differenza.!
Quali pensioni sono escluse dal contributo di solidarietà 2019?
Attenzione però: la riduzione non si applica alle pensioni interamente liquidate con il sistema contributivo e sono inoltre escluse le pensioni di invalidità, quelle ai superstiti e i trattamenti riconosciuti a favore delle vittime del dovere o di azioni terroristiche di cui alla legge n. 466/1980 e n. 206/2004.