RIFORMA DELLE PROVINCE – CITTA’ METROPOLITANA – E CRISI?
Con la riforma del Titolo V della nostra Costituzione si sono aperte le danze di un musical che ancora oggi deve vedere la conclusione della puntata.
Ma si continua a ballare e a cantare tra riforme, finti aumenti ed inasprimento dei doveri dei dipendenti pubblici.
Tra blocchi dei turn over, pensionamenti, avvisi di mobilità obbligatori spesso inconcludenti, interscambio negato per negazione del nulla osta, pochissimi concorsi pubblici per nuove unità, zero spazio ai giovani nella pubblica amministrazione ad eccezione dei soliti raccomandati che con contratto a tempo determinato, per la durata massima di 5 anni, ovvero la durata della legislatura locale del sindaco, si vedono improvvisamente assunti part-time presso un ente locale: spesso i Comuni.
Attenzione però perché Il Giornale.it (http://www.ilgiornale.it/news/economia/manovra-governo-regala-altri-soldi-province-1404191.html) Mer, 31/05/2017 – 13:54 – ci racconta che:
Manovra, il governo regala altri soldi alle Province
Nella manovra spuntano altri 150 milioni agli “enti intermedi”, tra cui le famigerate Province che da anni Palazzo Chigi promette di abolire
Sì, proprio le famigerate Province che da anni Palazzo Chigi promette di abolire.
Tanto infatti prevede la “manovrina” approvata ieri in commissione Bilancio alla Camera. Soldi che, come racconta Italia Oggi, andranno ai cosiddetti “enti intermedi”: le città metropolitane e – appunto – le Province che fanno da raccordo tra Comuni e Regioni. Per loro il dl 50/2017 prevede l’aumento dei contributi ordinari “per le funzioni fondamentali” (da 110 a 180 milioni) e uno straordinario per la manutenzione delle strade (da 100 a 170 milioni), che si aggiungono ai 15 milioni stanziati per l’edilizia scolastica (di competenza delle Province).
Come se non bastasse, oltre a varie agevolazioni su tempistiche e tetti da rispettare, agli enti che hanno dichiarato il default entro la fine del 2015 spettano 10 milioni per il 2017, mentre per quelli che non hanno rispettato il pareggio di bilancio nel 2016 arriva l’ampliamento del condono delle sanzioni, comprese tutte le penalità accessorie.
GAZZETTA DEL MEZZOGGIORNO 20 GIUGNO 2017
<<La Provincia è scomparsa e noi lavoriamo più di prima>>
Lo asserisce qualche dipendente della provincia di Bari, confermando che <<i carichi di lavoro sono aumentati perché la gente è andata in pensione e non è stata sostituita. Però lo fa nell’anonimato ma lavora per il pubblico senza metterci la faccia. E per giunta si fanno pure <<straordinari a morire, ma ce ne pagano pochi>>.
Se così fosse perché allora la provincia di Bari nega il rientro alla mobilità volontaria a chi ne fa richiesta?
<<Nello stesso tempo però l’aria è più serena e tutto sembra scorrere come prima>>

Cito altre affermazioni del personale dipendente della provincia di Bari: “E’ cambiato tutto e non è cambiato nulla rispetto a tre anni e mezzo orsono>>
Un feedback eccezionale
Eh il Ministro per la Semplificazione e la Pubblica amministrazione?
Durante la visita a Bari vecchia, il ministro Madia, ha preso lezioni per imparare a fare le orecchiette (r strascinat) e, accompagnata dal Sindaco Decaro, in strada Arco Basso, si è cimentata con le sue mani a realizzare un po di pasta fresca.
Così oltre al fantomatico aumento stipendiale che ad oggi non si vede l’ombra, un piatto di orecchiette ai dipendenti pubblici non glie lo toglie nessuno.
Al termine di una giornata faticosa, il lavoro si spegne con una visita alla Cattedrale di Bari (giacché stiamo)
E vissero tutti felici e contenti
Blogger & Seo – Copywriter
Daniele Giammarelli