Giovedì sera Federica Guidi si è dimessa da ministro dello Sviluppo Economico, dopo la pubblicazione di alcune intercettazioni di conversazioni del novembre 2014 tra lei e il suo compagno Gianluca Gemelli, in cui Guidi lo rassicurava sull’approvazione di un emendamento che, secondo gli atti dell’inchiesta della procura di Potenza che contengono l’intercettazione, avrebbe favorito i suoi interessi economici inerenti a un centro di estrazione petrolifera in Basilicata.
Il progetto Tempa Rossa
Tempa Rossa è un grande centro di estrazione petrolifera che si trova in provincia di Potenza (Basilicata), “nell’alta Valle del Sauro a cavallo tra la Val d’Agri e la Val Camastra”: è gestito dalla società francese Total. Al momento, secondo il sito di Total, negli impianti del centro di estrazione sono stati scavati sei degli otto pozzi previsti dal progetto: “A regime l’impianto – tra i più evoluti nel settore petrolifero – avrà una capacità produttiva giornaliera di circa 50.000 barili di petrolio, 230.000 m³ di gas naturale, 240 tonnellate di GPL e 80 tonnellate di zolfo”. Si stima che il progetto valga 1,6 miliardi di euro in investimenti e comporti l’assunzione di 300 persone solo per la fase di costruzione.