Le aste giudiziarie – Adesso è toccato anche alle Terme di Salsomaggiore

LE ASTE – Esecuzioni Immobiliari 

Questa vendita eccezionale è in pretesto per ricordare le regole di queste vendite.

Le aste giudiziarie sono uno strumento per attuare la vendita forzata di un bene. La legge prevede che, se un privato o una società sono gravati da debiti insoluti, i loro beni possano ‘essere oggetto di vendita forzata. Viene, cosi, permesso ai creditori di assicurarsi il soddisfacimento del loro avere e all’acquirente di ottenere i diritti sul bene che spettavano a colui che ha subito l’espropriazione, fatti salvi gli effetti del possesso di buona fede. Le modalità con le quali si possono svolgere tali vendite sono di due tipi: vendita senza incanto e vendita con incanto.

La legge 28 dicembre 2005 prevede che la modalità senza incanto sia quella che, in via preliminare, se non vi sono opposizioni o se su di esse si raggiunge l’accordo, debba essere adottata. Solo in subordine, nel caso in cui l’asta senza incanto non ottenga risultati, si potrà procedere alla vendita con incanto. Nella vendita senza incanto, i partecipanti presentano le offerte d’acquisto in busta chiusa in Cancelleria con l’indicazione del prezzo, del tempo, del modo di pagamento e di ogni altro elemento utile alla valutazione dell’offerta.

Tali buste vengono, poi, aperte nell’udienza fissata per l’esame delle offerte alla presenza dei vari offerenti. Sull’offerta, il giudice dell’esecuzione sente le parti e i creditori iscritti non intervenuti. Se è superiore al valore dell’immobile aumentato di un quinto, viene considerata senz’altro accolta.

Se, invece, è inferiore a tale valore, il giudice non può procedere con la vendita se vi è il dissenso del creditore procedente o se ritiene che vi siano concrete possibilità di miglior vendita col sistema dell’incanto. In caso di più offerte valide, viene indetta. una gara tra gli offerenti assumendo come prezzo a base d’asta il valore dell’offerta più alta.

Se, invece, la gara non può aver luogo per mancanza di adesioni da parte degli offerenti, il giudice potrà decidere se disporre la vendita a favore del maggior offerente oppure ordinare l’incanto. Nella vendita con incanto si realizza immediatamente una gara fra i diversi offerenti. Il giudice dell’esecuzione stabilisce, con ordinanza, le modalità con le quali effettuare la vendita, il prezzo base dell’incanto, il giorno e l’ora dell’asta, la misura minima dell’aumento da apportarsi alle offerte, l’ammontare della cauzione, le modalità e il termine entro il quale il prezzo deve essere depositato. Le offerte non sono efficaci se non superano il prezzo base d’asta o l’offerta precedente nella misura indicata nell’ordinanza di vendita.

Ogni offerente non è più tenuto per la sua offerta nel momento in cui essa è superata da un’altra, anche se poi questa viene dichiarata nulla. decreto con il quale il giudice dell’esecuzione dispone il trasferimento del bene espropriato all’aggiudicatario ha l’ulteriore effetto di provocare la cancellazione di tutti i gravami quali ipoteche e pignoramenti.

La nuova normativa, che ha riformato in più punti il codice di procedura civile, ha previsto l’obbligo di pubblicazione dell’avviso di vendita, dell’ordinanza del giudice e della relazione di stima su appositi siti internet per consentire una partecipazione più ampia alle aste giudiziarie, tradizionalmente riservate ai soli operatori professionali. Permette quindi la partecipazione alle aste online.

Da tali documenti, è possibile trarre informazioni utili per una partecipazione più oculata alla vendita quali la descrizione del bene, le iscrizioni e trascrizioni che gravano sullo stesso, i dati catastali e le eventuali variazioni, la destinazione d’uso del bene ed i possibili abusi riscontrati, l’eventuale stato occupazionale del bene e il valore dell’immobile con indicazione del criterio di stima usato.

Uno degli scopi di questa riforma, è proprio quello di rendere rintracciabili con maggior rapidità e al maggior numero di persone possibili le offerte in corso, permettendo anche la consultazione di tutta la documentazione relativa. In funzione di una partecipazione consapevole, altra novità riguarda la figura del custode che facilita la visita dell’immobile.

 

Adesso è toccato anche alle Terme di Salsomaggiore

Le vendite aste giudiziarie possono trattare immobili tra i più comuni come le abitazioni o i terreni, oppure particolarmente insoliti, addirittura eccezionali. Tra questi, teatri, sale cinematografiche e edifici storici, in questi giorni si fa notare la vendita delle Terme di Salsomaggiore, che si legge sul sito Parma Quotidiano.info. Un’asta che include <il bellissimo palazzo liberty delle Terme Berzieri, la piscina di Salso e lo storico Grand Hotel Porro.

Va all’asta un immobile storico, conosciuto da milioni di italiani fiduciosi nel beneficio delle acque e fanghi curativi.

I liquidatori giudiziali della società pubblica hanno pubblicato un avviso per cercare manifestazioni di interesse ad acquisire attività ed immobili.


Terme di Salsomaggiore e Tabiano spa è stata messa in liquidazione alcuni mesi fa, dopo che già nel 2016 aveva sottoscritto un concordato con i propri creditori. Il Tribunale di Parma ha nominati liquidatori i quali dopo e controversi tentativi di far ripartire parte delle attività, ora devono trovare nuovi soggetti disposti a rilevare beni e attività. Le proprietà di Terme sono state organizzate in 13 distinti lotti: il bando offre la possibilità di fare offerte per acquisire interamente Terme di Salsomaggiore, ma anche singole parti, ciò che in gergo finanziario si chiama “spezzatino”.

Il ramo aziendale delle Terme è già stato dato in affitto ad una s.r.l. con nome uguale alla s.p.a. in liquidazione, che gestisce le terme Zoia e Villa Igea a Salse, il Respighi di Tabiano e produce e vende prodotti di bellezza e di cura con il marchio “Salsomaggiore” e “Tabiano”: chi dovesse acquistare il ramo d’azienda delle terme, subentrerà nel contratto di affitto>.

Oltre il ramo di azienda Terme, dunque —si legge ancora sono in vendita le Terme Berzieri; la piscina termale coperta Jodium (che fa però parte dell’affitto in essere); il Grand Hotel Porro col suo centro benessere; il cosiddetto Istituto chimico, attaccato alle stesse Terme Berzieri e in parte ricompreso nell’affitto delle Terme; l’ex colonia Casa Del Bambino assieme all’annesso ex albergo Villa Termale del Pensionato, entrambi in disuso da parecchi anni; la palazzina Warowland affittata al Comune di Salso; Xerox; la I beim la palazzina RanK Xerox; l casa colonica Violi a Tabiano; poi ancora alcuni terreni edificabili vicini a sorgenti sulfuree; il caffè La Fonte a Tabiano; l’Acquedotto Amelia a Fidenza in disuso da molto tempo; i beni mobili già di pertinenza dell’albergo Valentini e del Grand Hotel Porro.

La procedura di raccolta di manifestazioni di interesse resterà aperta fino alla fine di maggio.

Poi, sulla base dei risultati, i liquidatori giudiziali decideranno se e come procedere con la vendita della società o di sue singole parti.

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