ISTRUTTORE AMMINISTRATIVO O CONTABILE

La Categoria C Nel Pubblico Impiego

Appartenono alla categoria C tutti quei dipendenti pubblici che svolgono attività caratterizzata da approfondite conoscenze mono specialistiche e un grado di esperienza pluriennale, con necessità di aggiornamento

Per conoscenze mono specialistiche si intendono tutte quelle informazioni acquisite con la scuola superiore, attualmente scuola di II°.

L’istruttore contabile o amministrativo svolge il suo lavoro con attività caratterizzata da contenuto di concetto con responsabilità di risultati relativi a specifici processi produttivi e amministrativi.

L’impiegato pubblico si basa su modelli predefiniti quando risolve problemi di media complessità.

Inoltre l’impiegato pubblico con questa categoria professionale, tiene relazioni organizzative interne anche di natura negoziale non solo con il pubblico o colleghi ma anche con posizioni organizzative al di fuori delle unità organizzative di appartenenza, relazioni esterne con altre istituzioni pubbliche anche di tipo diretto.

Appartengono per esempio alla categoria giuridica C i dipendenti pubblici come:

esperto di attività socioculturali,

l’agente di polizia locale/municipale;

l’educatore di asili nido;

il geometra;

il ragioniere;

la maestra di scuola materna;

l’istruttore e l’assistente amministrativo.

CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI PUBBLICI

I dipendenti pubblici, escluso il personale militare quello della polizia di Stato e il Corpo di polizia penitenziaria, nonché i componenti delle magistrature e dell’Avvocatura dello Stato: si impegnano nel loro pubblico impiego ad osservare i seguenti principi: diligenza, lealtà e imparzialità.

Il dipendente durante la sua carriera in pratica deve conformare la sua condotta la dovere costituzionale di servire esclusivamente la Nazione con disciplina ed onore e di rispettare i principi di buon andamento ed imparzialità dell’amministrazione.

Gli impiegati pubblici durante l’espletamento dei propri compiti, deve assicurare il rispetto della legge e perseguire esclusivamente l’interesse pubblico – ispirandosi nelle sue decisioni alla cura dell’interesse pubblico.

Il dipendente mantiene una posizione di indipendenza, al fine di evitare di prendere decisioni o svolgere attività inerenti alle sue mansioni in situazioni, anche solo apparenti, di conflitto di interessi. Non svolge infatti, alcuna attività che contrasti con il corretto adempimento dei compiti di ufficio e si impegna ad evitare situazioni e comportamenti che possano nuocere agli interessi o all’immagine della pubblica amministrazione.

Nel rispetto dell’orario di lavoro, il dipendente dedica la giusta quantità di tempo e di energie allo svolgimento delle proprie competenze, si impegna ad adempierle nel modo più semplice ed efficiente nell’interesse dei cittadini e assume le responsabilità connesse ai propri compiti.

Gli impiegati statali nel loro lavoro usano e custodiscono con cura i beni di cui dispongono per ragioni di ufficio e non utilizza ai fini privati le informazioni di cui dispone.

Il comportamento dei dipendenti pubblici deve essere tale insomma da stabilire con il cittadino e la pubblica amministrazione un rapporto di fiducia e collaborazione.

Il pubblico dipendente può accettare regali?

Il dipendente innanzitutto non deve chiedere mai regali per sé o per altri neanche durante le festività salvo trattasi di doni di modico valore economico.

Inoltre egli non può all’inverso regalare doni o altre utilità ad un collega sovraordinato né indurlo a farlo promettere vantaggi di carriera.

Durante la prestazione lavorativa il dipendente deve assicurare la parità di trattamento tra i cittadini che vengono in contatto con l’amministrazione da cui dipende infatti a tal fine, egli non deve mai rifiutare né accordare ad acluno prestazioni che siano normalmente accordate o rifiutate ad altri.

Quest’ultima è pratica abbastanza diffusa negli enti locali, solitamente anche in buona fede si cerca di agevolare il conoscente rispetto allo sconosciuto.

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