Il CONCETTO DI AREA METROPOLITANA

 Il concetto di Area metropolitana nasce dalla considerazione che l’ attività politica,
economica e sociale di alcune grandi città non è limitata al territorio amministrativamente
delimitato di un Comune, ma si intreccia costantemente con la realtà di altri Comuni limitrofi, che spesso finiscono per costituire, anche dal punto di vista urbanistico, un unicum.
Risulta evidente in tale contesto che alcuni servizi (trasporti pubblici, pianificazione edilizia etc.) possono essere più efficacemente ed economicamente gestiti se il territorio di  riferimento è quello dell’intera area e non quello del singolo Comune.
Nel nostro ordinamento, l’Area metropolitana ha costituito una delle più rilevanti innovazioni introdotte dalla L. 142/1990, sebbene la legge stessa non abbia fornito una definizione precisa del nuovo istituto.
In dottrina, si è ovviato a tale mancanza, individuando l’Area
metropolitana in quella «porzione del territorio caratterizzata dalla presenza di un centro urbano di grandi dimensioni che estende la sua area di influenza ad altri centri urbani di minori  dimensioni con esso confinanti, o comunque ad esso vicini e collegati».


L’art. 22 del D.Lgs. 267/2000 ha recepito tale figura, precisando che tra l’insediamento del Comune principale e quello dei Comuni confinanti devono sussistere «rapporti di stretta integrazione territoriale e in ordine alle attività economiche, ai servizi essenziali alla vita sociale, nonché alle relazioni culturali e alle caratteristiche territoriali».

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