DIRITTO ALLO STUDIO

150 ORE DI DIRITTO ALLO STUDIO PER I DIPENDENTI PUBBLICI

 

Le 150 ore di permesso retribuito per il diritto allo studio sono disciplinate dall’artico 15 del CCNL del 14.9.2000.

I dipendenti pubblici e statali praticamente possono richiedere alla propria pubblica amministrazione (datrice di lavoro) massimo 150 ore per motivi di studio.

Ai sensi dell’art. 15 citato per motivi di studio si intendono: … partecipazione a corsi destinati al conseguimento di titoli di studio universitari, post-universitari, di scuole di istruzione primaria, secondaria e di qualificazione professionale, statali, pareggiate o legalmente riconosciute, o comunque abilitate al rilascio di titoli di studio legali o attestati professionali riconosciuti dall’ordinamento pubblico e per sostenere i relativi esami…”..

Se un pubblico dipendente vuole partecipare ad un tirocinio per impratichirsi sempre più nella sua materia di legge e, finalizzato alla preparazione dell’esame di stato per l’abilitazione professionale forense, il cui superamento consente l’esercizio della professione può chiedere il congedo retribuito?

In materia, si ritiene che il percorso studi effettuato presso una scuola forense ai fini di migliorare la propria professionalità di legale, tuttavia finalizzata al superamento del fantomatico e disorganizzato esame di stato di Avvocato non possa rientrare nei corsi studi previsti dall’articolo 15 CCNL.

Sicché, come emerge chiaramente dalla formulazione del testo contrattuale, il presupposto indispensabile per l’eventuale fruizione dei permessi di cui all’art. 15 ccnl anzidetto è rappresentato dalla frequenza di corsi finalizzati al rilascio di titoli di studio legali o di attestati professionali riconosciuti dall’ordinamento pubblico.

In tale ambito non sembra potersi inquadrare la frequenza di una scuola forense finalizzata al conseguimento dell’abilitazione alla professione di avvocato, proprio per la mancanza dei presupposti richiesti dalla clausola contrattuale.

Chi vuole diventare avvocato dovrà farlo al di fuori delle proprie ore lavorative.

Mi sembra pure giusto no?

 

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