E’ Guerra ai dipendenti pubblici per licenziarli
Per scovare i dipendenti pubblici infedeli, le amministrazioni dello Stato potranno avvalersi anche di detective privati.
A stabilirlo è stata una sentenza della Corte dei conti.
Tutto nasce in Trentino, dove il presidente di una società controllata al 99% dal Comune di Arco, si era rivolto ad un’agenzia privata di investigazione per verificare il comportamento di un dipendente infedele.
Al presidente però, era stato addebitato il costo per l’opera prestata dai detective. Da qui era nato il ricorso alla Corte dei conti.
I magistrati hanno stabilito che la legittimità del comportamento del presidente, giustificandola con due elementi: l’urgenza della verifica nei confronti del dipendente, e la circostanza che con le prove raccolte dai detective sarebbe stato più facile dimostrare in giudizio le accuse.
Il cambio di rotta è evidente. Fino a oggi la Corte dei conti tendeva a condannare l’uso di investigatori privati, sostenendo la possibilità di usare le forze di polizia risparmiando soldi pubblici.
La nuova sentenza, invece, dice che non c’è danno erariale, perché a pagare i costi dei detective dovrà essere chiamato lo stesso dipendente pubblico infedele e non il datore di lavoro.
Direi che la follia non ha limiti.