Concorso Pubblico 800 Assistenti Giudiziari
E’ indetto un concorso pubblico, per titoli ed esami, a n. 800 posti a tempo indeterminato per il profilo professionale di Assistente giudiziario, Area funzionale seconda, fascia economica F2, nei ruoli del personale del Ministero della giustizia – Amministrazione giudiziaria.
E’ garantita la pari opportunità tra uomini e donne per l’accesso al lavoro, cosi’ come previsto dal decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198 e dall’art. 35 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165.
Requisiti per l’ammissione
Per l’ammissione al concorso e’ richiesto:
1) diploma di istruzione secondaria di secondo grado quinquennale o altro diploma dichiarato equipollente o equivalente dalle competenti autorita’, oppure titolo di studio superiore, riconosciuto ai sensi della normativa vigente;
2) eta’ non inferiore a diciotto anni;
3) cittadinanza italiana; 4) godimento dei diritti civili e politici;
5) idoneita’ fisica all’impiego, da intendersi per i soggetti con disabilita’ come idoneita’ allo svolgimento delle mansioni di assistente giudiziario di cui al vigente ordinamento professionale;
6) qualita’ morali e di condotta di cui all’art. 35 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165. Non possono partecipare al concorso coloro che siano stati destituiti o licenziati a seguito di procedimento disciplinare, o dispensati dall’impiego presso una pubblica amministrazione per persistente insufficiente rendimento, ovvero coloro che siano stati dichiarati decaduti da un impiego pubblico per averlo conseguito mediante la produzione di documenti falsi, o interdetti dai pubblici uffici per effetto di sentenza passata in giudicato.
L’Amministrazione provvederà d’ufficio ad accertare le eventuali cause di risoluzione di precedenti rapporti di pubblico impiego, nonche’ il possesso del requisito della condotta e delle qualità morali. I requisiti prescritti devono essere posseduti alla data di scadenza del termine utile per la presentazione della domanda di ammissione al concorso. I candidati sono ammessi con riserva alle prove concorsuali. Per difetto dei requisiti prescritti, o per la mancata osservanza dei termini stabiliti nel presente bando, l’Amministrazione puo’ disporre, in ogni momento, l’esclusione dal concorso e la revoca di ogni atto o provvedimento conseguente.
Presentazione delle domande: termine, contenuti e modalità
La domanda di partecipazione al concorso deve essere redatta ed inviata esclusivamente con modalita’ telematiche, compilando l’apposito modulo (FORM) entro il termine perentorio di trenta giorni decorrenti dal giorno della pubblicazione del presente bando nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica – 4ª serie speciale «Concorsi ed esami». Il modulo della domanda (FORM) e le modalita’ operative di compilazione ed invio telematico sono disponibili dal giorno della suddetta pubblicazione sul sito ufficiale del Ministero della giustizia, www.giustizia.it.
Il candidato e’ tenuto a salvare la domanda, stamparla, firmarla in calce, scansionarla in formato pdf unitamente alla fotocopia, fronte e retro, di un idoneo documento di riconoscimento in corso di validità ed inviarla telematicamente, secondo le modalità operative sopra indicate nel sito ufficiale del Ministero della giustizia, www.giustizia.it. Il sistema restituirà una ricevuta di invio, completa del numero identificativo della domanda, data ed ora di presentazione, che il candidato dovrà salvare, stampare, conservare ed esibire quale titolo per la partecipazione alle prove scritte o alla eventuale prova preselettiva. In caso di più’ invii della domanda di partecipazione, verrà presa in considerazione la domanda inviata per ultima, intendendosi le precedenti integralmente e definitivamente revocate e private d’effetto. Alla scadenza del termine ultimo per la presentazione delle domande, il sistema informatico non consentirà più l’accesso al modulo telematico, ne’ l’invio della domanda.
Non sono ammessi a partecipare al concorso i candidati le cui domande siano state redatte, presentate o inviate con modalita’ diverse da quelle sopra indicate.
In caso di indisponibilità del sistema informatico negli ultimi tre giorni lavorativi antecedenti il termine di scadenza del presente bando, l’Amministrazione potrà comunicare, mediante avviso sul sito ufficiale del Ministero della giustizia, www.giustizia.it, eventuali modalita’ di invio delle domande, sostitutive della procedura suddetta. Nella domanda di partecipazione il candidato dovra’ dichiarare, sotto la propria responsabilita’ ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 e successive modificazioni e integrazioni:
1) cognome e nome;
2) data e luogo di nascita;
3) codice fiscale;
4) la residenza (indirizzo, comune, provincia, c.a.p.) e i numeri telefonici di reperibilita’ (telefono fisso, telefono cellulare);
5) il luogo (domicilio o recapito) ove desidera ricevere eventuali comunicazioni relative al concorso, se diverso da quello di residenza;
6) l’indirizzo di posta elettronica (e-mail);
7) di essere in possesso del titolo di studio previsto dall’art. 3 del presente bando, indicando l’istituto presso il quale e’ stato conseguito, nonche’ la data ed il luogo;
8) di essere in possesso della cittadinanza italiana; 9) di godere dei diritti civili e politici;
10) di essere fisicamente idoneo all’impiego, da intendersi per i soggetti con disabilita’ come idoneita’ allo svolgimento delle mansioni di Assistente giudiziario, di cui al vigente ordinamento professionale;
11) di possedere le qualita’ morali e di condotta di cui all’art. 35 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165;
12) di non aver riportato condanne penali e di non avere procedimenti penali in corso; in caso contrario, indicare le eventuali condanne penali riportate, anche se sia stata concessa amnistia, condono, indulto o perdono giudiziale, applicazione della pena su richiesta ai sensi dell’art. 444 del codice di procedura penale, non menzione, e/o i procedimenti penali pendenti;
13) di non essere stato destituito o licenziato a seguito di procedimento disciplinare o dispensato dall’impiego presso una pubblica amministrazione per persistente insufficiente rendimento, ovvero dichiarato decaduto da un impiego pubblico per averlo conseguito mediante la produzione di documenti falsi, o interdetto dai pubblici uffici per effetto di sentenza passata in giudicato;
14) la lingua straniera, scelta tra quelle indicate nel successivo art. 6, lettera b), per la quale intende effettuare l’accertamento della conoscenza in sede di colloquio;
15) l’eventuale possesso dei seguenti titoli valutabili ai fini dell’assegnazione dei punteggi aggiuntivi, ai sensi del successivo art. 6, lettera c):
a) aver svolto, con esito positivo l’ulteriore periodo di perfezionamento nell’ufficio per il processo ai sensi dell’art. 16-octies, comma 1-bis e comma 1-quater del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221, come modificato dall’art. 50 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 114;
b) aver svolto, con esito positivo lo stage presso gli uffici giudiziari ai sensi dell’art. 73 del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, attestato ai sensi del comma 11 del suddetto articolo;
c) aver completato con esito positivo il tirocinio formativo presso gli uffici giudiziari ai sensi dell’art. 37, comma 11, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, pur non avendo fatto parte dell’ufficio per il processo come indicato dall’art. 16-octies, comma 1-quinquies del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221, come modificato dall’art. 50 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 114; 16) il possesso di eventuali titoli di riserva tra quelli indicati all’art. 2 del presente bando, previsti dalla vigente normativa per particolari categorie di cittadini; 17) il possesso dei titoli di preferenza e precedenza di cui all’art. 9 del presente bando.
E’ fatto obbligo ad ogni candidato di comunicare le eventuali successive variazioni della residenza o del luogo dichiarato nella domanda di partecipazione, per ogni comunicazione relativa al concorso, esclusivamente con le seguenti modalità: mediante invio all’indirizzo di posta elettronica certificata uff3.dgpersonale.dog@giustiziacert.it o a mezzo raccomandata a/r all’indirizzo Ministero della giustizia – Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria del personale e dei servizi – Direzione generale del personale e della formazione – Ufficio III concorsi e assunzioni – via Arenula n. 70 – 00186 Roma. I candidati che nell’espletamento delle prove di esame necessitano di assistenza ai sensi degli articoli 4 e 20 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, devono indicare nella domanda l’ausilio necessario in relazione al proprio handicap, nonché l’eventuale necessita’ di tempi aggiuntivi. Le richieste dovranno essere comprovate, indicando gli estremi dell’apposita certificazione rilasciata dalla competente struttura pubblica dalla quale dovranno risultare in maniera specifica gli ausili necessari e gli eventuali tempi aggiuntivi.
Detti candidati, dovranno altresi’ specificare nella domanda se sono affetti da invalidita’ uguale o superiore all’ottanta per cento.
I predetti, successivamente all’invio della domanda, al fine di consentire all’Amministrazione di individuare e predisporre i mezzi e gli strumenti atti a garantire una regolare partecipazione al concorso, dovranno comunque far pervenire all’Ufficio III – concorsi e assunzioni della Direzione generale del personale e della formazione, copia della certificazione indicata nella domanda di partecipazione, con una delle seguenti modalita’: dalla propria posta elettronica ordinaria, mediante invio all’indirizzo e-mail uff3concorsi.dgpersonale.dog@giustizia.it; dalla propria posta elettronica certificata, mediante invio all’indirizzo di posta certificata uff3.dgpersonale.dog@giustiziacert.it; a mezzo raccomandata ar all’indirizzo Ministero della giustizia – Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi – Direzione generale del personale e della formazione – Ufficio III concorsi e assunzioni – via Arenula n. 70 – 00186 Roma. L’Amministrazione si riserva di provvedere alla verifica della veridicita’ delle dichiarazioni rilasciate dai partecipanti alla procedura, i quali si intendono altresi’ avvertiti delle conseguenze sotto il profilo penale, civile, amministrativo delle dichiarazioni false o mendaci ai sensi degli articoli 75 e 76 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 e successive modificazioni e integrazioni, ivi compresa la perdita degli eventuali benefici conseguiti sulla base di dichiarazioni non veritiere.
Prove concorsuali e valutazione dei titoli
Il concorso si svolgerà’ mediante esami e valutazione dei titoli.
Gli esami consisteranno in due prove scritte e in un colloquio che comprendera’ anche l’accertamento della conoscenza di una lingua straniera e delle capacita’ e attitudini all’uso di apparecchiature e applicazioni informatiche.
a) Prove scritte. Le prove scritte si svolgeranno sulle materie, con le modalita’ e con assegnazione dei punteggi di seguito indicati, e saranno cosi’ articolate. La prima prova scritta consistera’ nella somministrazione di n. 60 domande a risposta multipla, aventi ad oggetto: elementi di diritto processuale civile. Ad ogni risposta esatta verra’ attribuito il punteggio positivo di 0,50; ad ogni risposta errata o multipla verra’ attribuito il punteggio negativo di 0,15; alle risposte omesse non verra’ attribuito alcun punteggio. Alla suddetta prova sara’ assegnato un punteggio massimo di 30 punti. La prova si intende superata dai candidati che abbiano riportato una votazione di almeno 22,5/30.
La seconda prova scritta consistera’ nella somministrazione di n. 60 domande a risposta multipla, aventi ad oggetto: elementi di diritto processuale penale. Ad ogni risposta esatta verra’ attribuito il punteggio positivo di 0,50; ad ogni risposta errata o multipla verra’ attribuito il punteggio negativo di 0,15; alle risposte omesse non verra’ attribuito alcun punteggio. Alla suddetta prova sara’ assegnato un punteggio massimo di 30 punti.
La prova si intende superata dai candidati che abbiano riportato una votazione di almeno 22,5/30. Le due prove si terranno in successione, senza soluzione di continuita’ e con un unico tempo di 150 minuti per il loro svolgimento, con modalita’ che verranno successivamente indicate ai sensi dell’art. 7 del presente bando. Ai fini della predisposizione delle domande a risposta multipla, l’Amministrazione e’ autorizzata ad avvalersi della consulenza di enti pubblici o di privati specializzati nel settore. In tal caso la commissione esaminatrice provvedera’ alla validazione di tali quesiti.
Il diario delle prove scritte sara’ pubblicato con le modalita’ di cui al successivo art. 7 del presente bando.
b) Colloquio.
Saranno ammessi al colloquio i candidati che abbiano superato entrambe le prove scritte con i punteggi non inferiori a quelli indicati alla precedente lettera a).
Il colloquio vertera’ sulle stesse materie delle prove scritte nonche’ su elementi di Ordinamento giudiziario, elementi di Servizi di cancelleria e nozioni sul rapporto di pubblico impiego alle dipendenze della pubblica amministrazione. Comprendera’, inoltre, l’accertamento della conoscenza di una lingua straniera, a scelta del candidato, tra: francese, inglese, spagnolo e tedesco. In sede di prova orale sara’ altresi’ accertata la conoscenza dell’uso di apparecchiature e applicazioni informatiche piu’ diffuse mediante una verifica attitudinale di tipo pratico.
Il colloquio si intende superato se il candidato avra’ conseguito una votazione di almeno 21/30. L’avviso per la presentazione al colloquio sara’ pubblicato, unitamente all’elenco degli ammessi, sul sito www.giustizia.it almeno venti giorni prima della data in cui deve essere sostenuto. Tale pubblicazione avra’ valore di notifica ad ogni effetto di legge. I candidati sono obbligatoriamente tenuti a presentarsi al colloquio orale, muniti di un idoneo documento di riconoscimento in corso di validita’.
c) Valutazione titoli. Ai candidati che hanno superato le prove di esame, la commissione esaminatrice assegnera’ un punteggio aggiuntivo sulla base del possesso dei seguenti titoli e criteri:
a) punti 6,00 a coloro che hanno svolto, con esito positivo, l’ulteriore periodo di perfezionamento nell’ufficio per il processo ai sensi dell’art. 16-octies comma 1-bis e comma 1-quater del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221, come modificato dall’art. 50 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 114;
b) punti 1,00 a coloro che hanno svolto, con esito positivo, lo stage presso gli uffici giudiziari ai sensi dell’art. 73 del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, attestato ai sensi del comma 11 del suddetto articolo;
c) punti 1,00 a coloro che hanno completato, con esito positivo, il tirocinio formativo presso gli uffici giudiziari ai sensi dell’art. 37, comma 11, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, pur non avendo fatto parte dell’ufficio per il processo, cosi’ come indicato dall’art. 16-octies comma 1-quinquies del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221, come modificato dall’art. 50 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 114. I punteggi suddetti non sono tra loro cumulabili. La votazione complessiva finale e’ determinata, secondo quanto disposto dall’art. 8, comma 4, del decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487, sommando il voto conseguito nella valutazione dei titoli al voto complessivo riportato nelle prove d’esame.
Diario delle prove scritte e modalita’ di svolgimento delle prove
Fatta salva la facoltà stabilita dal successivo art. 8 del presente bando, le prove scritte si svolgeranno nei luoghi e nelle date che saranno stabiliti con successivo provvedimento che sara’ pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica – 4ª serie speciale – del 14 febbraio 2017, ovvero in quella alla quale la stessa avesse fatto rinvio. Detto avviso sara’ disponibile anche sul sito ufficiale del Ministero della giustizia, www.giustizia.it.
Tale pubblicazione avrà valore di notifica a tutti gli effetti di legge. Durante le prove di esame e’ fatto divieto ai candidati di comunicare tra loro verbalmente o per iscritto, ovvero di mettersi in relazione con altri salvo che con gli incaricati della vigilanza e con i componenti della commissione esaminatrice.
Nel corso della prova e’ vietato ai candidati di portare nell’aula di esame carta da scrivere, appunti, libri, opuscoli di qualsiasi genere ed apparecchi che consentano di comunicare tra loro e con l’esterno. Il candidato che contravviene a tali disposizioni e’ escluso dal concorso.
I candidati sono tenuti a presentarsi alle prove scritte muniti di un idoneo documento di riconoscimento in corso di validità e della ricevuta di invio della domanda rilasciata dal sistema informatico. L’assenza dalle prove scritte, qualunque ne sia la causa, comporterà l’esclusione dal concorso. L’esito delle prove scritte sara’ pubblicato sul sito ufficiale del Ministero della giustizia, www.giustizia.it.
Tale pubblicazione avrà valore di notifica ad ogni effetto di legge.
Prove pre-selettive
L’Amministrazione si riserva la facoltà di far precedere le prove di esame da una prova pre-selettiva, qualora le domande di partecipazione siano superiori a cinque volte il numero dei posti banditi.
La prova pre-selettiva, ove svolta, consisterà’ in una serie di domande a risposta multipla sulle seguenti materie: 1) elementi di diritto pubblico; 2) elementi di diritto amministrativo. Ai fini della predisposizione delle domande a risposta multipla, l’Amministrazione e’ autorizzata ad avvalersi della consulenza di enti pubblici o di privati specializzati nel settore. La predisposizione dei quesiti puo’ essere affidata a qualificati istituti pubblici e privati.
La commissione esaminatrice provvedera’ alla validazione di tali quesiti. Il punteggio conseguito nella prova preselettiva non concorre ai fini della determinazione della votazione complessiva finale.
Durante le prove pre-selettive e’ fatto divieto ai candidati di comunicare tra loro verbalmente o per iscritto, ovvero di mettersi in relazione con altri salvo che con gli incaricati della vigilanza e con i componenti della commissione esaminatrice. Nel corso della prova preselettiva e’ vietato ai candidati di portare nell’aula di esame carta da scrivere, appunti, libri, opuscoli di qualsiasi genere ed apparecchi che consentano di comunicare tra loro e con l’esterno. Il candidato che contravviene a tali disposizioni e’ escluso dal concorso.
Con successivo provvedimento, che sara’ pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana – 4ª serie speciale – del 14 febbraio 2017, sara’ reso noto l’eventuale ricorso alla prova pre-selettiva e saranno resi noti la sede, l’ora e i giorni in cui si svolgerà detta prova, il numero di quesiti di ogni singola batteria di questionari e la durata della prova d’esame nonche’ i criteri di attribuzione dei punteggi. Saranno ammessi alle prove scritte i candidati classificatisi, in base al punteggio, tra i primi 3.200 (4 volte i posti a concorso), nonche’ i candidati che abbiano riportato lo stesso punteggio del concorrente classificato all’ultimo posto utile. Ai sensi dell’art. 20 delle legge 5 febbraio 1992, n. 104, come integrata dal decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 114, i soggetti con handicap affetti da invalidità uguale o superiore all’80% sono esonerati dallo svolgimento della prova preselettiva e sono ammessi direttamente alle prove scritte.
Il mancato possesso dei titoli per l’esonero dalla prova preselettiva ovvero la mancata documentazione, ove richiesta, comporterà del pari l’esclusione dal concorso e la revoca da ogni atto o provvedimento conseguente. I candidati sono tenuti a presentarsi alle prove pre-selettive muniti di un idoneo documento di riconoscimento in corso di validita’ e della ricevuta di invio della domanda rilasciata dal sistema informatico.
L’assenza dalle prove preselettive, qualunque ne sia la causa, comportera’ l’esclusione dal concorso.
L’esito delle prove sara’ pubblicato sul sito ufficiale del Ministero della giustizia, www.giustizia.it.
Tale pubblicazione avra’ valore di notifica ad ogni effetto di legge.
Titoli di preferenza a parita’ di merito ed a parita’ di merito e titoli
Ai sensi dell’art. 5, comma 4, del decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487, e successive modifiche e integrazioni, nonche’ dell’art. 73, comma 14, del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98 e dell’art. 16-octies, commi 1-quater e 1-quinquies del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221, come modificato dall’art. 50 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 114, a parita’ di merito, sono preferiti: 1) gli insigniti di medaglia al valore militare;
2) i mutilati ed invalidi di guerra ex combattenti;
3) i mutilati ed invalidi per fatto di guerra;
4) i mutilati ed invalidi per servizio nel settore pubblico e privato;
5) gli orfani di guerra;
6) gli orfani dei caduti per fatto di guerra; 7) gli orfani dei caduti per servizio nel settore pubblico e privato;
8) i feriti in combattimento;
9) gli insigniti di croce di guerra o di altra attestazione speciale di merito di guerra, nonche’ i capi di famiglia numerosa;
10) i figli dei mutilati e degli invalidi di guerra ex combattenti; 11) i figli dei mutilati e degli invalidi per fatto di guerra;
12) i figli dei mutilati e degli invalidi per servizio nel settore pubblico e privato;
13) i genitori vedovi non risposati, i coniugi non risposati e le sorelle ed i fratelli vedovi o non sposati dei caduti di guerra;
14) i genitori vedovi non risposati, i coniugi non risposati e le sorelle ed i fratelli vedovi o non sposati dei caduti per fatto di guerra;
15) i genitori vedovi non risposati, i coniugi non risposati e le sorelle ed i fratelli vedovi o non sposati dei caduti per servizio nel settore pubblico o privato;
16) coloro che abbiano prestato il servizio militare come combattenti;
17) coloro che abbiano prestato lodevole servizio a qualunque titolo, per non meno di un anno nel Ministero della giustizia – Amministrazione giudiziaria;
18) i coniugati ed i non coniugati con riguardo al numero dei figli a carico;
19) gli invalidi e i mutilati civili;
20) i militari volontari delle Forze armate congedati senza demerito al termine della ferma o rafferma. Costituiscono, altresi’, titoli di preferenza a parita’ di merito:
a) l’avere svolto, con esito positivo, l’ulteriore periodo di perfezionamento nell’ufficio per il processo ai sensi dell’art. 16-octies, commi 1 bis e 1-quater del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221, come modificato dall’art. 50 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 114;
b) l’avere svolto, con esito positivo, lo stage presso gli uffici giudiziari ai sensi dell’art. 73 del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98;
c) l’avere completato, con esito positivo, il tirocinio formativo presso gli uffici giudiziari ai sensi dell’art. 37, comma 11, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, pur non facendo parte dell’ufficio per il processo, cosi’ come indicato, dall’art. 16-octies, commi 1 bis e 1-quinquies del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221, come modificato dall’art. 50 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 114.
A parita’ di merito e di titoli, la preferenza e’ determinata:
a) dal numero dei figli a carico, indipendentemente dal fatto che il candidato sia coniugato o meno;
b) dall’aver prestato lodevole servizio nelle amministrazioni pubbliche, ovvero dall’aver prestato servizio militare di leva;
c) dall’eta’ minore rispetto agli altri candidati.