Hai ricevuta una cartella da pagare da Equitalia o Agenzia dei Riscossione?
La Legge n. 228/2012 stabilisce che il contribuente possa chiedere direttamente la sospensione legale della riscossione degli importi indicati in una cartella o in ogni altro atto notificato dall’Agenzia delle entrate-Riscossione, se le somme richieste dall’ente creditore sono state interessate da:
• pagamento effettuato prima della formazione del ruolo;
• provvedimento di sgravio (cancellazione del debito) emesso dall’ente creditore;
• prescrizione o decadenza intervenute prima della data in cui il ruolo è stato reso esecutivo;
• sospensione amministrativa (dell’ente creditore) o giudiziale;
• sentenza che annulla in tutto o in parte la pretesa dell’ente creditore, emessa in un giudizio al quale l’Agenzia delle entrate-Riscossione non ha preso parte.

COME E DOVE PRESENTARE LA DOMANDA
Puoi presentare la domanda di sospensione online tramite il servizio “Richiedi la sospensione” che trovi nell’area riservata del nostro portale www.agenziaentrateriscossione.gov.it o della App Equiclick.
SPORTELLO o UFFICIO POSTALE
Compila il modulo che trovi presso i nostri sportelli o nella sezione Modulistica del nostro portale.
Alla richiesta vanno allegati:
• un documento di riconoscimento
• la documentazione in tuo possesso,
• – la ricevuta che attesta il pagamento già avvenuto;
• il provvedimento di sgravio o la sentenza a te favorevole.
Puoi presentare la domanda agli sportelli dell’Agenzia delle entrate- Riscossione o inviarla tramite raccomandata con ricevuta di ritorno ai recapiti che trovi indicati nella cartella oppure via e-mail agli indirizzi riportati nel modulo.
Puoi chiedere di sospendere la riscossione anche tramite la App Equiclick -collegandoti al seguente link: https://play.google.com/store/apps/details?id=it.equitalia.mobile.estrattoconto&hl=it
RISPOSTA IN TEMPI INCERTI E MOLTO LUNGHI DALL’ENTE CREDITORE
PRATICAMENTE TI SCORDERAI TUTTO
Ricevuta la domanda, completa di tutta la documentazione, l’Agenzia delle entrate-Riscossione sospende l’attività di riscossione e chiede una verifica all’ente creditore che dovrà fornirti un riscontro entro 220 giorni. Nel frattempo la riscossione rimane sospesa.
A mio giudizio è scandaloso, ripugnante ed incostituzionale che il cittadino debba attendere ben 220 giorni per ottenere una risposta che andrà a definire la propria posizione debitoria con il Fisco. Il contribuente dopo 220 giorni dovrà riprendere la pratica in mano ed eventualmente se non è stata accolta ritornare allo stato iniziale.