Il CNEL E IL REFERENDUM DEL GOVERNO RENZI

Per Eliminare il CNEL ci Vuole il Referendum?

Dopo il risultato del referendum ci si imbatte in domande a cui trovare una risposta non è sempre facile.

Pensate ad esempio alla riforma costituzionale a cui siamo stati chiamati a votare con il governo Renzi.

Rilevanza  notorietà ha acquistato oggi il CNEL.

Ed ecco che gli italiani improvvisamente hanno dovuto cercare di capire qualcosa. Ma come? Attraverso la tv, internet, radio e il passaparola, i giornali.

Ma realmente cosa si è capito?

Questo referendum ha visto una partecipazione attiva della popolazione italiana importante rispetto agli altri referendum:

  • referendum sulle trivelle;
  • referendum sull’acqua pubblica….

La Costituzione Italiana con l’articolo 99 stabilisce che il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro è composto, nei modi stabiliti dalla legge, di esperti e di rappresentanti delle categorie produttive, in misura che tenga conto della loro importanza numerica e qualitativa.

E` organo di consulenza delle Camere e del Governo per le materie e secondo le funzioni che gli sono attribuite dalla legge.

Ha l’iniziativa legislativa e può contribuire alla elaborazione della legislazione economica e sociale secondo i principi ed entro i limiti stabiliti dalla legge.

Il Consiglio svolge la sua attività di consulenza elaborando pareri, su richiesta del Parlamento, del Governo e delle Regioni e predisponendo, di propria iniziativa, testi di osservazioni e proposte sulla legislazione in itinere, sui maggiori temi della politica economica, del lavoro e delle politiche sociali, dell’ambiente, delle reti ed infrastrutture, delle politiche europee e internazionali; nonché predisponendo rapporti periodici, studi e indagini sui temi dell’andamento della congiuntura economica, del mercato del lavoro, della contrattazione, dell’immigrazione e della lotta alla criminalità.

Il Cnel implementa e gestisce l’Archivio nazionale dei contratti collettivi di lavoro, curandone la       conservazione e rendendo disponibile la libera consultazione dei testi contrattuali all’utenza esterna.

L’Archivio raccoglie gli accordi di contrattazione collettiva, nazionale e integrativa, sia del settore privato che del settore pubblico, depositati a cura delle parti stipulanti, nonché gli accordi interconfederali del settore privato, gli accordi governo-parti sociali e i contratti collettivi nazionali quadro dei vari comparti pubblici.

Il Cnel cura inoltre la realizzazione di alcune importanti banche dati, quali la banca dati sull’immigrazione, la banca dati sul mercato del lavoro, la banca dati sulle statistiche territoriali, nonché la banca dati sulle professioni non regolamentate.

L’Archivio nazionale dei contratti collettivi di lavoro e la banca dati sul mercato del lavoro sono previsti dall’art. 17 della legge 30 dicembre 1986, n. 936.

Alcune disposizioni di legge hanno istituito specifici organi presso il Consiglio, come l’Organismo Nazionale di Coordinamento per le politiche di integrazione sociale dei cittadini stranieri a livello locale, la Consulta Nazionale per la Sicurezza Stradale, l’Osservatorio Nazionale del mercato dei prodotti e dei servizi forestali.

Le funzioni e le attribuzioni del Cnel sono disciplinate da normative e da regolamenti.

PARERI

L’ultimo parere espresso dal CNEL risale al 15 Maggio 2014. Il penultimo parere è stato espresso il 2009, poi passiamo al 2007, poi 2006, 2005, 2002, 2001 etc…

Nel 2016 il 3 novembre il Cnel ha espresso le sue osservazioni e proposte sulla legge di bilancio 2017.

L’ultimo disegno di legge risale al 03.11.2014.

L’ultimo rapporto risale al  03.08.2015 e concerne la contrattazione collettiva di II livello in Italia.

Gli ultimi studi ed indagini risalgono al 21.07.2010.

L’ultima relazione è stata pubblicata il 10 dicembre 2014 e riguarda i livelli e la qualità dei servizi erogati dalle pubbliche amministrazioni centrali e locali alle imprese e a i cittadini.

L’ultimo protocollo d’intesa è stato stipulato con l’Aran il 14/5/2013.

Ricca risulta dalla nostra indagine la documentazione pubblicata attraverso il Notiziario sul Mercato del Lavoro.



Per modificare il CNEL spesso ultimamente ci si domanda ma dovevo votare SI o NO?

Il Cnel trova la sua fonte giuridica nella Costituzione italiana e precisamente nell’articolo 99.

L’articolo 99 della costit. costituisce legge costituzionale e non legge ordinaria. La legge costituzionale non può mai essere modificata da una legge ordinaria.

La costituzione italiana non può essere modificata da leggi ordinarie, né tanto meno attraverso eccezionali deroghe o procedure informali.

Per modificare la Costituzione è necessario ricorrere all’adozione di leggi di revisione costituzionale.

Solo le leggi di revisione costituzionale sono in grado di incidere (attraverso modifiche, disposizioni aggiuntive, abrogazioni) sul testo della Costituzione. Tuttavia il  potere di revisione costituzionale è un potere costituito, giuridicamente delimitato ed ha il solo fine di assestare, equilibrare, determinati istituti e di adattare singole norme costituzionali alle nuove ed emergenti istanze della vita civile, politica e sociale della nazione.

Il procedimento di ‘revisione costituzionale
Il procedimento di revisione costituzionale è disciplinato dall’art.138 della Costituzione e si  compone di due fasi:

  1. una fase necessaria che si svolge integralmente in Parlamento;
  2. e una fase eventuale che coinvolge, invece, tutti i cittadini.

Nel primo caso (fase necessaria) qualora il progetto di legge venga approvato da una maggioranza particolarmente ampia, pari almeno ai due terzi dei componenti di ciascuna Camera (maggioranza qualificata), il procedimento si esaurisce.

Sicché la revisione costituzionale ha avuto successo e bisognerà ora provvedere all’entrata in vigore delle nuove disposizioni.

La legge viene, allora, trasmessa al Presidente della Repubblica per la promulgazione e successivamente pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale.

Allora: non bastava la fase necessaria per eliminare il CNEL, senza altri costi per gli italiani quali quelli del referendum?

“Blogger e Seo” 
Daniele Giammarelli