Catena del freddo e conservazione degli alimenti: la normativa ATP

La temperatura a cui i prodotti alimentari sono conservati e trasportati rappresenta la più importante causa della loro alterazione. La salute dei consumatori può essere messa a rischio, per esempio, all’esposizione di alimenti freschi non solo a una temperatura troppo elevata, ma anche a una temperatura troppo bassa: sono sufficienti pochi gradi per causare un deterioramento potenzialmente pericoloso. Il rispetto della catena del freddo, di conseguenza, è di fondamentale importanza dal punto di vista della sicurezza alimentare. Un esempio pratico proviene dai legumi e dalla frutta, che a basse temperature rischiano di disidratarsi, di spaccarsi o di congelare, mentre a temperature elevate diventano morbidi, maturano in maniera non idonea e vanno incontro a bruciature in superficie. 

Pianelli Trasporti e il trasporto degli alimenti

Una delle eccellenze del nostro Paese in materia di trasporto dei prodotti alimentari è rappresentata da Pianelli Trasporti, che si occupa della distribuzione e della consegna di derrate sfuse che sono destinate all’alimentazione degli esseri umani, e in particolare di caffè, di zucchero, di semole di grano duro e di farine. Pianelli Trasporti è una realtà ben consolidata nel suo settore di riferimento, grazie alla serietà e alla professionalità che contraddistinguono il suo modus operandi, ma soprattutto all’impiego di mezzi di trasporto ad hoc e di cisterne realizzate con leghe e materiali progettati per entrare a contatto con gli alimenti. 

La normativa del settore

La principale normativa da rispettare in questo ambito è la ATP, che ha a che fare proprio con le condizioni in cui vengono trasportati i prodotti alimentari. L’aiuto della tecnologia si rivela molto prezioso in questo ambito: i sensori e i sistemi di ultima generazione, infatti, vengono sfruttati per consentire un controllo più efficiente del trasporto delle derrate deperibili. Con le piattaforme web più all’avanguardia e la tecnologia GPRS, in particolare, si può usufruire di sistemi di telecontrollo e di tracking caratterizzati da un livello di innovazione molto elevato. In poche parole, tutte le fasi del trasporto degli alimenti possono essere controllate a distanza, a prescindere dal fatto che avvengano su rotaia, su strada o via mare. Tutto ciò si traduce in trasporti più sostenibili, più sicuri e meno costosi: gli attori della catena del freddo vengono messi nelle condizioni di poter verificare in qualsiasi momento e in tempo reale le performance, così da riscontrare e correggere eventuali anomalie in modo immediato. 

Il valore della normativa ATP

Lo scopo principale della normativa ATP è quello di garantire il rispetto della sicurezza alimentare in virtù di soluzioni che siano in grado di tutelare la salubrità del cibo che giunge nelle case di ognuno di noi (ma anche nei bar che frequentiamo, nei supermercati in cui facciamo la spesa, nei ristoranti in cui andiamo a cena, e così via). Una specifica attenzione viene riservata alla catena del freddo e alle regole di conservazione degli alimenti. La normativa comprende disposizioni che sono relative alle merci che vengono trasportate su rotaia e a quelle che vengono trasportate su strada: ovviamente può accadere anche che vi siano prodotti che viaggiano in tutti e due i modi. Tali disposizioni, inoltre, si mantengono valide nel caso in cui sia prevista una tratta via mare di non più di 150 chilometri.

Che cosa stabilisce la normativa ATP

La normativa ATP definisce quali regole devono essere rispettate per la realizzazione degli allestimenti refrigerati e isotermici; inoltre, segnala le classi dei veicoli destinati al trasporto delle merci alimentari e individua i prodotti deperibili, indicando le temperature a cui vanno trasportati. La ATP è il risultato di un accordo europeo che fu stipulato quasi mezzo secolo fa a Ginevra, a cui aderiscono, oltre all’Italia, Paesi come la Svezia, gli Stati Uniti, la Repubblica Ceca, il Marocco, il Regno Unito, i Paesi Bassi, la Francia, la Grecia, la Russia, la Polonia, la Germania e il Portogallo. 

Lascia un commento