ANTICORRUZIONE E AUTOSTRADE SPA

Irregolarità nella gestione dei contratti pubblici

 

Il contratto di Concessione di Autostrade per l’Italia presenta diversi profili di gravi irregolarità ed è stato segnalato all’Autorità Nazionale anticorruzione con un esposto.

Ci sono voluti più di 4 anni per poter almeno visionare il contratto del più grande concessionario autostradale italiano e, dopo lunghe insistenze finalmente il Ministero di Delrio l’ha inoltrato alla Commissione lavori pubblici del Senato.

Dopo averlo studiato abbiamo ritenuto necessario fare una segnalazione all’Anac – autorità nazionale anticorruzione – di Raffale Cantone che abbiamo incontrato per segnalare gravi irregolarità.

I profili segnalati riguardano la mancata trasparenza e la supervalutazione dei valori economici che determinano l’entità del pedaggio.

La tanto decantata trasparenza continua a scontrarsi con alcuni tabù che a nostro avviso non hanno alcuna ragione di esistere e sono del tutto inaccettabili. Le infrastrutture dello Stato date in concessione a privati per mezzo di atti che restano riservati, è il primo fatto che riteniamo in contrasto con leggi vigenti e per questo chiediamo un immediato cambio di rotta.
Dall’analisi del contratto abbiamo rilevato che gli automobilisti hanno pagato di più di quello che avrebbero dovuto pagare.

Perché questo?

Il continuo aumento delle tariffe di pedaggio è funzione oltre che dell’adeguamento all’inflazione, degli investimenti che i concessionari effettuano per conto dello Stato. Se l’entità dell’investimento viene sopravvalutato i conti non tornano e i cittadini pagano. Se infatti l’importo dell’opera viene “scontato” di un valore fisso pari al 15% quando i ribassi d’asta relativi al quinquennio precedente la firma del contratto (24 dicembre 2013) sono in media del 25% i conti sono presto fatti. La nostra stima porta ad una sopra valutazione pari a 2 miliardi. Il ministero fa un “regalo di natale” e gli automobilisti pagano.
Oggi è in corso di impacchettamento un secondo regalo da parte dello stesso ministero capitanato dal prode renziano Delrio. Il ministro endocrinologo non ha visto nulla fino ad oggi e a fine legislatura vuole somministrare una amara medicina agli italiani. Vuole concedere una proroga della concessione al 2042 (doveva scadere nel 2038) aumentando il costo di investimento e dando al concessionario una buonuscita di 5,7 miliardi di euro che pagherà lo Stato se pensasse di riportare le autostrade sotto la gestione pubblica al termine della concessione. L’incremento del valore d’investimento provocherebbe la lievitazione della sopra valutazione pari a 3,8 miliardi. A questo regalo di natale contribuirebbero sia gli automobilisti che i cittadini tutti.


Per dipiù oggi alla Camera è stato approvato un emendamento alla legge di bilancio che aumenta dal 20% al 40% i lavori che i concessionari autostradali possono affidare a società da loro controllate senza che vi sia una regolare gara d’appalto. La società controllata fattura e il concessionario rendiconta al concedente (lo Stato) la spesa. Una pratica che si presta ad opacità. Noi chiediamo di superarla ed invece il governo ne aumenta la portata.
Non capiamo come sia possibile che queste irregolarità non siano balzate agli occhi di chi doveva realmente vigilare su questo contratto ossia il Ministero delle infrastrutture e trasporti che prima sotto Lupi e ora sotto Delrio non ha mai modificato questi accordi miliardari in favore degli utenti.
Le nostre proposte in merito sono chiare aspettiamo che l’Anac di Cantone valuti la nostra denuncia. Questa volta il regalo di Natale lo vorremmo fare a tutti gli italiani.

Copywriter Andrea Cioffi, portavoce al Senato della Repubblica. capogruppo Movimento 5 Stelle Commissione Trasporti Lavori Pubblici.

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