SMART WORKING? LAVORO AGILE ANCHE NEL PUBBLICO IMPIEGO

Addio Tele-Lavoro – Arriva il lavoro smart: LAVORO AGILE

E’ già quasi passato un anno dall’emanazione della legge che disciplina il lavoro agile.
Vi ricordate il tele-lavoro?

Addio al telelavoro, tanto in Italia non è mai decollato del tutto.
Mi chiedo mentre scrivo: chissà cosa decolla in Italia?!

Telelavoro

Il telelavoro stabiliva in maniera rigida modalità e orari di lavoro. In Italia i telelavoratori coinvolti sono il 3% rispetto al 16% della Repubblica Ceca. Uno su 5000… Altro che tecnologia

Ormai siamo pure in dietro rispetto a loro..

DISEGNO DI LEGGE 2233 E IL LAVORATORE AGILE

Il lavoratore agile è un lavoratore dipendente, che può essere sia pubblico che privato.
Infatti la vera sfida sta negli Enti Pubblici.
Il concetto di lavoro agile sarebbe davvero una rivoluzione se applicato alla Pubblica Amministrazione, perché è proprio qui che è necessario.

Il lavoratore agile dovrà lavorare per obiettivi e risultati.  Che i dipendenti pubblici fossero finalmente valutati per i risultati sarebbe una trasformazione epocale.

Tutto questo è contrario all’uso dei tornelli, dei badge e dell’inasprimento dei controlli. Secondo voi i lavoratori pubblici incatenati alla scrivania lavorano di più?

Oramai, anche se continuano a farlo, vedi i nulla osta negati per le mobilità, incatenare un dipendente pubblico alla scrivania sta diventando davvero medioevale.

Nella riforma MADIA c’è un articolo che recita: nei tre anni, le pubbliche amministrazioni devono offrire almeno al 10% dei lavoratori pubblici accesso a forme di flessibilità, tra cui il lavoro agile.

Quali sono i punti salienti dello SMART WORKING?

I passaggi più importanti da menzionare in questa nuova riforma sullo smart


CONTRATTO SCRITTO
L’accordo tra datore di lavoro e lavoratore va stipulato in forma scritta. Deve indicare le modalità di svolgimento della prestazione e quelle di controllo da parte del datore di lavoro. Il contratto può essere a termine o a tempo indeterminato.

 

DENTRO E FUORI DALL’AZIENDA
Il lavoro può essere svolto in parte all’interno dell’azienda  e in parte all’esterno. Il luogo esterno sarà il più comodo per le esigenze del lavoratore, per esempio il più idoneo a coniugare le esigenze di vita e professionali del dipendente, in accordo con l’azienda. In ogni caso, una parte della prestazione deve essere comunque effettuata in azienda, ma senza una postazione fissa.

 

LIBERTA’ DI ORARIO
Il lavoro agile può essere organizzato anche senza vincoli di orario, in base a cicli o fasi oppure obiettivi fissati dal datore di lavoro, secondo gli accordi raggiunti. Si tratta della parte più innovativa della legge, che consente di svincolare la prestazione del lavoratore dall’orario.

 

DIRITTO ALLA CONSERVAZIONE
Non possono essere superati i limiti imposti dalla legge circa l’orario settimanale e di quello giornaliero.

 

PARITA’ DI TRATTAMENTO
Il lavoratore agile gode degli stessi diritti previsti per gli altri lavoratori dipendenti, a partire dalla retribuzione per arrivare a tutti gli altri istituti contrattuali, quali malattia, ferie e così via.

Il lavoro agile o smart working entra, quindi, a pieno titolo, nel settore pubblico. Le finalità dichiarate sono quelle dell’introduzione delle più innovative modalità di organizzazione del lavoro, basate sull’utilizzo della flessibilità, sulla valutazione per obiettivi, sulla rilevazione dei bisogni del personale dipendente, il tutto alla luce dei bisogni di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Assumono quindi rilievo le politiche di ogni amministrazione volte alle seguenti direzioni:

a) valorizzazione delle risorse umane e razionalizzazione delle risorse strumentali disponibili nell’ottica di una maggiore produttività ed efficienza;
b) responsabilizzazione del personale dirigente e non;
c) riprogettazione dello spazio di lavoro;
d) promozione e più ampia diffusione dell’utilizzo delle tecnologie digitali;
e) rafforzamento dei sistemi di misurazione e valutazione delle performance;
f) agevolazione della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.

 

Ogni amministrazione dovrà adottare misure atte a permettere, nel prossimo triennio, ad almeno il 10 per cento dei dipendenti, sempre ché lo richiedano, di avvalersi delle più moderne modalità spaziali e temporali di svolgimento della prestazione lavorativa, garantendo che quei dipendenti che se ne avvalgono non subiscano penalizzazioni né in termini di professionalità che di progressione di carriera.

Fai clic se Vuoi leggere la direttiva sul lavoro agile pubblicata sul sito della funzione pubblica!

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