COCAINA NEI FIUMI E LE ANGUILLE SCHIZZANO
Avete mai visto anguille schizzate dallo sballo della cocaina.
Da quanto affermato da Ansa Notizie salute, i fiumi italiani, soprattutto quelli limitrofi alle grandi città come Roma, Milano, Torino, Bologna sono pieni di cocaina pertanto le anguille ne risentono.
Qui a differenza dell’altro articolo pubblicato oggi, sulla marijuana, si fa sul serio, in quanto si parla di cocaina, droga molto pesante e demoniaca in quanto provoca dipendenza fisica e celebrale in chi la prova.
Beh, non è un caso che l’alta concentrazione di droga nei fiumi si manifesta in maniera più che abbondante vicino le grandi città.
Le grandi città sono sinonimo di ricchezza, di centri di potere. E secondo voi, chi fa uso di cocaina in queste città.
Sicuramente l’1 per cento lo farà il così detto populismo, ma qui la maggioranza ce l’ha chi ha i soldi.
Pertanto un indizio congruo ed inequivocabile per le forze dell’ordine è insito nell’articolo stesso.
LE ANGUILLE – STORIA
È una specie diffusa nelle acque dolci, salmastre e marine dell’oceano Atlantico e del Mar Mediterraneo.
Generalmente popola ambienti a corrente debole o assente, ma non si può escludere di trovarla in acque anche molto mosse. I maschi stazionano spesso in acque salmastre, senza risalire i fiumi come invece fanno regolarmente le femmine.
Le carni sono squisite ma molto grasse.
Un poco di attenzione va fatta nella preparazione delle anguille, nel loro taglio e sventramento per cucinarle. Il loro sangue è infatti, tossico: contiene una proteina tossica, l’emoittiotossina che a contatto con il sangue umano (per es. quello derivante da una ferita o da un taglio), ha un’azione emolitica.
La tossina è termolabile, e viene neutralizzata dal calore.